Diego Godin è tornato in patria dopo il periodo di isolamento domiciliare. Il difensore uruguagio dell'Inter è stato intervistato via Skype sul noto sito sportivo ESPN. Le sue parole Sul COVID-19: “Siamo stati esposti fino all’ultimo momento, hanno tirato la corda per vedere se si poteva giocare, fino a far diventare la situazione insostenibile. Il sistema sanitario è collassato, non ci sono molti posti in terapia intensiva per accogliere tanta gente con una situazione critica più altre persone con malattie diverse. Non ci sono né posti né medici”. Ha proseguito: “Qui non si è data tanta importanza all’inizio, si pensava riguardasse solo la Cina e non sarebbe arrivata ad altri paesi. Così sono state prese poco a poco le prime misure, ci hanno avvertito, ma il governo non ha preso subito misura drastiche per prevenire ciò che sarebbe potuto succedere. Lo sforzo che stanno facendo i medici e tutto il personale sanitario è impressionante, tutto ciò che si può dire su questa gente è riduttivo, oggi veramente sono degli eroi, è commovente”. Sulla decisione di continuare a giocare ed allenarsi nonostante la situazione: “Abbiamo continuato a giocare per diverse settimane, ci siamo allenati, giocando a porte chiuse, fin quando un calciatore della Juventus è risultato positivo e ci hanno messo in quarantena insieme ai calciatori della Juve. Sicuramente in quella partita c’erano altri giocatori già contagiati, per questo siamo stati tutti in quarantena”  
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