Italia, Sconcerti duro: "Mancini ha mandato allo sbaraglio tanti ragazzi senza una logica. Formazione sballata e fragile"
Le dichiarazioni del giornalista sulla brutta sconfitta dell'Italia in casa della Germania in Nations League e sul lavoro di rifondazione del ct Mancini
A TMW Radio, durante Maracanà, il direttore Mario Sconcerti ha detto la sua sulla Nazionale italiana dopo la sconfitta per 5-2 in Germania. Ecco le sue parole:
Italia, ko pesante con la Germania:
"Ci sono stati degli errori. Sono stati utilizzati 40 giocatori, tre generazioni, e in partite ufficiali. La formazione di ieri era sballata e fragile. Non c'era un reparto che avesse mai giocato insieme o avesse esperienza. Quando si dice che c'è il rischio di bruciare i giovani è proprio questo. Una riflessione anche da parte di Mancini va fatta. Ci sono state partite con Argentina e Germania in cui si è perso ma si poteva giocare a calcio. Forse sono state fatte con poca attenzione".
Perché secondo lei?
"Credo che Mancini sia questo, ha grandi visioni. Ma che abbia cercato di saltare tutta la fase sperimentale e di arrivare subito a un ricambio, ma è impossibile o comunque molto difficile. Abbiamo tirato pochissimo in porta, abbiamo aggiunto a dei problemi storici la fragilità di un'intera nuova generazione. Non è così che si usano i giovani. Così fai solo del male a chi gioca. Non me la prendo per le sconfitte, ma in questa fase non è stata una buona guida, ha mandato allo sbaraglio una valanga di ragazzi senza una logica. Gli esperimenti si fanno quando c'è una teoria alle spalle. C'è stato un po' di dilettantismo da parte di Mancini".
Errori voluti secondo lei?
"E' uno di grandi ambizioni e risultati. Non è un momento facile anche per lui. E' certamente un grande allenatore, che si è trovato a dare un gioco a squadra già fatte. Qui ha cercato di rinnovare tutto contro avversari molto forti e con una fretta enorme. Nel risultato poi dobbiamo vedere il risultato. Almeno una decina di debuttanti sono stati mandati allo sbaraglio. Non si discute la qualità di Mancini ma la qualità della gestione di un rinnovamento. Questo è un errore grave".
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