La Roma di De Rossi manda il Diavolo all'inferno. Si potrebbe riassumere così la doppia sfida di Europa League, che ha visto i giallorossi passare meritatamente il turno, accedendo alle semifinali. Un Milan spento, confuso e disordinato è sceso in campo all'Olimpico con la volontà di ribaltare l'andata, trovandosi invece sotto 2-0 dopo meno di metà primo tempo. La sensazione è che Pioli abbia perso quella capacità di determinare sui giocatori, i quali hanno poi le loro colpe. Il futuro dell'allenatore milanista è ora appeso a un filo sottile. Nella critica generale, non è mancato l'attacco di Ravezzani

Fuori Chukwueze e Okafor, dentro Musah 

Ci si aspettava la titolarità di Chukwueze, il più in forma dei suoi nell'ultimo mese scarso, partito invece dalla panchina. E se il migliore in campo per i rossoneri è stato lui sia all'andata che al ritorno, in poco più di 50 minuti giocati, in casa Milan c'è un problema. Giroud è in difficoltà da qualche partita ormai, ma Pioli non se l'è sentita di preferirgli Okafor. Ciò che ha sorpreso però è stato l'impiego di Musah, tenuto sulla destra per arginare Spinazzola: l'americano non ha giocato male, va detto. Forse però, il Diavolo aveva bisogno di altro per avere la meglio sulla Roma. A complicare la situazione si sono aggiunte le prestazioni davvero deludenti dei due leader: Theo Hernandez e Leao. Risultato? Milan fuori dalle competizioni europee e derby che arriva nel momento peggiore dei rossoneri da novembre a questa parte. 

Musah
Yunus Musah, titolare ieri contro la Roma (ph. Image-Sport)

Ravezzani attacca Pioli: mancano gerarchie a centrocampo

Non è mancato, dopo il fischio finale, il commento pungente di Fabio Ravezzani nei confronti di Stefano Pioli:

Pioli dovrebbe spiegare qual è la coppia di centrocampisti centrali titolari. Si sono alternati Rejinders, Loftus, Bennacer, Adli, Musah, perfino Calabria. Che confusione. Poi in 11 contro 10 il Milan aveva bisogno subito di Chukwueze. Jovic ha solo intasato l’area. Errori gravi

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