Il dt dell'Udinese Pierpaolo Marino dice la sua sulla ripartenza della Serie A: "Chi si assumerà la responsabilità davanti a una positività al virus?" Le speranze di ripartire per la Serie A sono pari a zero. A sparare la sentenza è stato, nella giornata di oggi, Pierpaolo Marino, che, dopo aver rivelato lo stop totale della Premier League 2019/2020 pochi giorni fa, è tornato a parlare della massima serie calcistica italiana in un’intervista a La Repubblica. “L'Uefa spinge per tornare a giocare? L'Uefa è anche quella che fino a poche settimane fa non voleva rinviare l'Europeo o la Champions. E che ha fatto giocare Atalanta-Valencia, con gli effetti che sappiamo – ha evidenziato il direttore dell’area tecnica dell’Udinese –. Chi pensa di programmare il futuro fa un esercizio in cui io non mi voglio cimentare. Chi si assumerà la responsabilità se nelle squadre troveremo un positivo? Per me questa stagione ormai non vale più, è un anno di lutto e basta. Nessuno si ricorderà di chi ha vinto o perso questo che resterà nella memoria come il campionato del coronavirus. Non riesco a pensare al calcio che riprende dentro stadi spettrali. Oggi non dobbiamo pensare a ricominciare il prima possibile, ma a ricominciare. Che è ben diverso. Ricordo a tutti che quando da noi si discuteva se giocare a porte aperte o chiuse, io dicevo che stavamo per entrare in un film apocalittico, e nessuno se ne rendeva conto. La Cina è due mesi e mezzo avanti a noi come esperienza di coronavirus, ma non mi risulta che abbia ancora deciso come e quando tornare a giocare”.
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