Rocchi direzione da manuale, a Roma Massa viene “salvato” dal Var
Nella 7^ giornata di serie A brillano Rocchi nel Derby d’Italia, Di Bello a Bergamo e Guida senza grossi problemi a Ferrara. Massa a Roma ancora fuori formaRinviata Brescia-Sassuolo per la scomparsa del patron degli emiliani Giorgio Squinzi lo scorso 2 ottobre e a tal proposito esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia. La gara sarà recuperata il 18 dicembre 2019. Prima assoluta per l’arbitro Alessandro Prontera della sezione di Bologna, auguri. Più che prevedibile la designazione di Rocchi per il derby d’Italia, diretta da manuale e da arbitro levigato. A San Siro abbiamo assistito ad una gara bellissima tra le due squadre migliori del nostro calcio con la Juventus che porta a casa meritatamente i 3 punti.
SPAL - PARMA (1-0): Arbitro Guida di Torre Annunziata (Mondin – Pagnotta), IV° Dionisi, VAR: Valeri, AVAR: Del Giovane.
Il derby emiliano va alla Spal. La squadra di Semplici ritrova la vittoria e i 3 punti che smuovono la classifica.
69’: da “principianti” la simulazione del brasiliano Strefezza in area ducale. L’esterno spallino si butta con l’avversario a circa un metro. Guida lo ammonisce per la seconda volta e quindi espulso. Simulazioni del genere dovrebbero redarguirle sonoramente.
72’: annullata una rete al Parma realizzata da Gervinho. All’inizio dell’azione Inglese era abbondantemente al di là della linea dei difensori. Pagnotta e Del Giovane all’AVAR vedono bene.
HELLAS VERONA - SAMPDORIA (2-0): Arbitro Fabbri di Ravenna (Vivenzi - Lombardo), IV° Rapuano, VAR: Pairetto, AVAR: Di Paolo.
Sampdoria allo sbando, una gara senza mordente da parte dei liguri contro un Verona determinato e con un arbitro che riesce a trovare lo smalto dei suoi tempi migliori. Sul lato disciplinare lascia molto a desiderare e in occasione della prima rete dell’Hellas non viene collaborato egregiamente dal suo assistente Lombardo. La rete è viziata da un netto fuorigioco di Stepinski.
9’: Kumbulla realizza la prima rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Veloso, ma tutto è preceduto da un netto fuori gioco di Stepinski che riceve la palla da Amrabat. Perché il VAR non è intervenuto? Perché sembra che il protocollo non preveda il suo intervento visto che l’azione non si è concretizzata direttamente in gol ma con un calcio d’angolo. Protocollo da rivedere.
15’: Ferrari con una gamba piuttosto tesa, colpisce quella del polacco Stepinski e Fabbri semplicemente lo ammonisce, Pairetto al VAR non comunica nulla. In Milan-Fiorentina, disputata domenica scorsa, è stato espulso Musacchio con lo stesso tipo di fallo, forse meno grave di quello visto a Verona.
GENOA - MILAN (1-2): Arbitro Mariani di Aprilia (Paganessi - Cecconi), IV° La Penna, VAR: Mazzoleni, AVAR: Preti.
Partita non facile per l’arbitro apriliano, 7 ammoniti e 4 espulsi (2 dalle rispettive panchine) sono decisamente troppe per un internazionale. Mancanza di lucidità nei momenti topici della gara.
Reina, che sostituisce Donnarumma tra i pali, diventa croce e delizia dei rossoneri.
Al 41’ il portiere spagnolo commette un’ingenuità sulla punizione di Schone che porta in vantaggio i liguri e poi para al 90’ il rigore battuto sempre da Schone che fa conquistare l’insperata vittoria al Milan.
55’: Rafael Leao entra in area genoana ed è contrastato da Biraschi, il pallone viene intercettato volontariamente dal braccio sinistro del difensore ma Mariani non si avvede del tocco (difficile per lui giudicare). Mazzoleni vede tutto al VAR e invita Mariani all’on field review che provoca l’espulsione di Biraschi e il penalty battuto e realizzato da Kessie.
79’: Davide Calabria viene espulso per doppia ammonizione, il difensore milanista trattiene Kouamé.
90’: più di un dubbio sul penalty concesso ai rossoblu. Kouamè si tuffa prima ancora che ci sia il contatto con Reina, Mariani e Mazzoleni al silent check confermano il rigore che viene parato dal portierone rossonero su tiro di Schone.
FIORENTINA - UDINESE (1-0): Arbitro Prontera di Bologna (Costanzo - Schenone), IV° Marinelli, VAR: Calvarese, AVAR: Galetto.
Non è dei migliori l’esordio di Alessandro Prontera alla sua prima in A. Calvarese al VAR lo salva in un paio di occasioni, soprattutto al 34’ quando il direttore di gara non si avvede del netto fallo di mano di Opoku che mette al centro per Nestorovsk, Calvarese lo richiama al review e quindi annulla.BOLOGNA - LAZIO (2-2): Arbitro Orsato di Schio (Fiorito – Vecchi), IV° Volpi, VAR: Piccinini, AVAR: Manganelli.
Anche i grandi ogni tanto non sono in forma e Orsato oggi è ritornato quasi “umano” tra gli arbitri.
Comincio dall’espulsione di Medel al 70’: strano, per un arbitro come il veneto il non aver valutato immediatamente da rosso l’intervento del cileno sul giocatore laziale Correa lanciato a rete. Il placcaggio è stato quasi rugbistico e non occorreva Piccinini al VAR per valutare da rosso il fallo, così è stato dopo che Orsato ha rivisto l’episodio.
Qualche dubbio di interpretazione sul gol annullato al Bologna sulla punizione calciata da Svanberg al 52’. Visto ormai come viene valutato l’offside, e cioè che il pallone deve essere toccato dal giocatore che si trova in fuorigioco, qui si è fatto un passo indietro nella regola oppure si interpreta FINALMENTE la regola? La regola è chiara ed inequivocabile (Regola 11 comma 2): Danilo è in posizione di offside e anche se non tocca il pallone, tenta di giocarla e quindi disturba un avversario, in questo caso Strakosha. Manganelli all’AVAR fa bene a fare annullare.
ROMA - CAGLIARI (1-1): Arbitro Massa di Imperia (Tegoni - Alassio), IV° Ghersini, VAR: Nasca, AVAR: Longo.
Tensioni all’Olimpico al termine della contesa tra il tecnico portoghese della Roma Fonseca e l’arbitro Massa, quest’ultimo prima lo ammonisce e poi lo espelle insieme al suo secondo. Roma non brillante e Cagliari che approfitta e porta a casa un meritato pareggio.
25’: calcio di rigore per il Cagliari, la massima punizione viene determinata da un tocco prima Diawara, il pallone si alza e Mancini, per non farsi superare, istintivamente alza il gomito che va verso la sfera. Massa ha bisogno del VAR Nasca per comprendere che il penalty ci sta tutto. Joao Pedro porta in vantaggio i sardi.
90’: corretta la decisione di annullare la rete a Kalinic che riceve un passaggio da Dzeko, ma l’attaccante croato prima di calciare spinge vistosamente Pisacane che si scontra con il proprio portiere Olsen. Massa, fuori forma non solo oggi, viene salvato ancora una volta da Nasca al silent check che nota l’irregolarità.
ATALANTA - LECCE (3-1): Arbitro Di Bello di Molfetta (Prenna - Fiore), IV° Fourneau, VAR: Abisso, AVAR: Bindoni.
Si inaugura il vecchio “Azzurri d’Italia” di Bergamo che viene rimesso a nuovo e prende il nome di “Gewiss Stadium” e non c’è modo migliore che battere i salentini con la solita prova convincente della Dea. Il portiere leccese Gabriel, limita i danni alla sua compagine. Di Bello dirige bene.
Nulla da evidenziare.
TORINO - NAPOLI (0-0): Arbitro Doveri di Roma 1 (Giallatini - Passeri), IV° Pasqua, VAR: Banti, AVAR: Ranghetti.
Napoli che non riesce a trovare lo smalto migliore per far sua la gara.
Un solo episodio al 52’: Belotti viene lanciato in area da Verdi e realizza, ma Passeri vede bene e annulla per fuorigioco.
INTER - JUVENTUS (1-2): Arbitro Rocchi di Firenze (Meli - Carbone), IV° Maresca, VAR: Irrati, AVAR: Peretti.
San Siro è come l’Allianz Stadium, la Signora fa gioco come se fosse in casa, vince e convince nel derby d’Italia e ritorna al posto che gli compete nel campionato italiano. La differenza tra Juve e Inter? La qualità tecnica dei bianconeri, i milanesi ci stanno provando a colmare il gap ma sono ancora lontani.
17’: cross in area bianconera, il difensore olandese Matthijs De Ligt tenta di anticipare Lautaro ma la sua entrata è decisamente scomposta e con il gomito alto colpisce il pallone, Rocchi vede bene e decreta il penalty. L’azione viene rivista da Irrati che in silent check conferma la decisione. Lautaro realizza dagli undici metri.
41’: annullata una rete a Cristiano Ronaldo, lo stesso portoghese scambia con Dybala che si trova al di là dei difensori nerazzurri oltre la linea del fuorigioco. Carbone non si avvede dell’irregolarità e lo salva Peretti all’AVAR.
Una nota per il direttore di gara, credo che oggi abbia diretto forse la più bella gara della sua meravigliosa carriera, bravo Rocchi.
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