Per come ce la stiamo raccontando, girandoci tutti gli highlights di Vanoli-Open Job, ovvero Cremona Varese, e per dove la stiamo vivendo, prevalentemente nei social, la storia di Matteo Spagnolo è qualcosa di straordinariamente attuale in cui ogni generazione vede quello che vuole. Ho chiesto a mio figlio: hai visto l'entrata con passaggio del pallone dietro la schiena ? E lui ha risposto: e lo step back con canestro da tre ? La risposta, comune, è che lunedì prossimo andremo tutti di nuovo a cercare gli highlights di Cremona sperando che Matteo accenda la luce e generi la reazione che ho visto nei filmati sul viso di uno spettatore presente alla partita: una sorta di ringraziamento.

Perchè una storia esemplare

Matteo è di Brindisi e in questo la sua è la storia, che so, di Recalcati che cresce al Pavoniano di Milano, di Riva trovato a Olginate, e cominciano a brillare a Cantu' Cambiano i tempi, ma il talento ha quasi sempre lo stesso modo di svelarsi: non fa differenza tra l'arena luccicante e il campo di periferia. Sono gli scout, benedetti quando c'erano, missionari del basket a tempo pieno che invece che a rimborso spese viaggiavano col pieno della passione, che si muovono per arrivare dove li indirizza il bagliore di un giocatore nuovo. Per dire. Matteo prima di arrivare a Roma è passato anche per Matera, Minibasket in PIazza, un torneo cominciato quasi 30 anni fa per scommessa. I dirigenti del volley menavano vanto dello scudetto femminile. Punto nell'orgoglio, Sergio Galante, baskettaro, li sfidò: quanto scommettiamo che io riempio di gente piazza Vittorio con un torneo di mini basket ? Sergio ha vinto, e infatti oggi è di quelli che può raccontare di aver visto Matteo allo stato nascente: l'occhio allenato aveva riconosciuto subito il talento.

Parametri, paramentri...: servono quelli giusti

Ma la storia di Matteo è esemplare anche per altro. Cremona, lo sappiamo tutti, alla vigilia della scorsa stagione rischiava di sparire. Poi Vanoli, il classico dirigente di una volta, che è anzi tutto un padre di famiglia, pensò: la serie A non è solo una questione di canestri, non è solo far di conto, è anche avere un ruolo sociale, un esempio da dare. Invece che inseguire un sogno, in mezzo ai dubbi di noi tanti, ha impostato la stagione sul meno considerato dei parametri che, da anni, si prova a fotografare e dunque stabilire per, speranza unanime, dare solidità al movimento. Il parametro di Vanoli si chiama realismo.

Una squadra è un ambiente

Poi, ovviamente, non basta provarci. Bisogna sapere come fare. Matteo Spagnolo è un giocatore del Real Madrid: in Spagna hanno la vista lunga, e sono fissati con le cantere, siamo noi che i settori giovanili non li consideriamo più, salvo poi innamorarci quando ci capita la fortuna di imbatterci in un Alessandro Pajola.Cosa fanno a Madrid con un ragazzo di 18 anni ? Lo tengono in panchina perchè porti gli asciugamani in spogliatoio all'intervallo ? No, lo fanno giocare. Ma non lo mandano ovunque. Sanno benissimo che per crescere serve l'ambiente giusto, dove puoi sbagliare senza che nessuno ti punisca, dove a un tuo errore oppongono un esempio e rilanciano con un incoraggiamento. Cremona è, evidentemente, quell'ambiente. Non solo una città mediopiccola, avvolgente come un famiglia. Le carezze di Aldo Vanoli, la faccia pulita e i modi puliti di Flavio Portaluppi, la guida non arrogante di Paolo Galbiati, la possibilità di allenarsi tutti i giorni con una persona mai banale come Peppe Poeta. Il basket, come tanto altro, non è solo questione di soldi. Quando finalmente torneremo a considerare i parametri umani come fondamentali saremo capaci di far crescere di nuovo in casa giocatori come Matteo senza doverli chiedere in prestito al Real.

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