Sepe 6: incolpevole in occasione dell'1-0 di Arnautovic. Non si ricordano particolari sue parate nell'intero match dell'Arechi. Merito dei compagni o demeriti del Bologna?

Mazzocchi 7: partita super per il terzino di proprietà del Venezia. Dopo appena 3 minuti di gioco fa vedere agli avversari le propria capacità offensive facendo saltare le marcature sulla fascia destra prima e pennellando un cross pericoloso verso il cuore dell'area di rigore rossoblù. Altro giro, altra corsa al minuto 25'; peccato che Djuric manchi nella mira necessaria per far male a Skorupski e co. Al 50' sforna una parabola al bacio per lo stesso Djuric, leggermente in ritardo, a sua volta, nel battere a rete. Al 90' rischia di segnare il gol-partita con una gran punizione sventata da un miracolo di Skorupski.

Dragusin 5: la sua marcatura nei confronti di Arnautovic, al 43', è da dimenticare; il centrale dorme sul cross di Hickey e lascia libero l'austriaco di insaccare, di testa, l'1-0 rossoblù. Non si ricordano altre sbavature degne di nota per il 20enne rumeno, spesso, tuttavia, goffo e lento davanti ai rari attacchi emiliani.

Fazio 6: partita dignitosa qulla dell'argentino ex-Roma. In occasione del gol del vantaggio firmata da Arnautovic al 43' non ha colpe, la sua marcatura è giustamente su De Silvestri. Non è lui, quest'oggi, l'anello debole della retroguardia granata.

Ranieri 5,5: pronti-via, 7 minuti e rimedia la prima ammonizione della partita dopo un brutto e inutile fallo commesso al centrocampo ai danni di Orsolini. Ricordare qualcosa in più del terzino sinistro dei campani è praticamente impossibile. Dal 46' Gagliolo 6: la falcata non è invidiabile, le doti tecniche neanche; l'impegno è, tuttavia, un fattore importante nel raggiungimento del pareggio di una squadra e non di un singolo.

Ederson 6,5: al 3' sfiora il gol con un destro che si perde di un soffio al lato della porta difesa da Skorupski. Gara solida quella del classe ‘99 brasiliano, bravo a salire in cattedra nel momento di maggiore difficoltà fisica del compagno Kastanos. Dall’88' Bohinen sv.

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Kastanos 6: gioca tra le linee come tuttofare alle spalle di Djuric, punta e salta l'uomo con facilità e rifinisce l'azione offensiva con una buona visione di gioco. Peccato che la benzina finisca troppo presto, sin dai primi minuti della seconda frazione di gara - motivo di un voto a ribasso -. Dal 72' Zortea 7,5: uno dei gol più veloci della Serie A, dal momento dell'entrata in campo di un giocatore, lo mette a segno lui, a seguito di una trama offensiva disegnata, palla a terra, da Mousset e Perotti. Il voto è figlio dell'importanza della realizzazione del 22enne di Feltre in un momento delicatissimo della gara. Semplicemente indemoniato.

Coulibaly 7: scherma bene Barrow e, in fase di raddoppio, Schouten durante i primi 45 giri d'orologio. Nel secondo tempo è ovunque: ripiega sui portatori di palla avversari, accorcia sino alla propria area di rigore, si propone in avanti con continuità lasciando sul posto le pedine disposte in campo da Mihajlovic. La prestazione del senegalese è sinonimo di cuore, grinta e generosità. Il titolo di migliore in campo glielo ruba Zortea, ma solo per la realizzazione del definitivo 1-1 dell'Arechi.

Verdi 5,5: al 18' si rende pericoloso con una conclusione fendente dai 25 metri che mette in difficoltà Skorupski. La scarsa condizione fisica è direttamente proporzionale ai numerosi errori commessi anche sulle punizioni calciate dalla propria mattonella preferita. Dal 71' Mousset 6,5: l'ossimoro di Verdi entra sul terreno di gioco e cambia, seppur indirettamente, l'andamento dell'incontro con una bella azione combinata con Perotti da destra verso sinistra. 

Djuric 6: più generoso che cinico. L'unica occasione creata nel primo tempo, al 25', sul cross rasoterra di Mazzocchi, viene sprecata malamente dal gigante con la maglia numero 7, impreciso nel concludere verso la porta rivale da ottima posizione dopo un bel movimento ad attaccare il primo palo. Al 50' rischia di firmare il pari in spaccata, ma la conclusione è troppo centrale per far male a Skorupski.

Ribery 5: la classe non si discute, ma nel calcio moderno, purtroppo, occorrono anche una condizione fisica ottimale e qualche anno d'età in meno per farla salire in cattedra anche in un match qualitativamente deficitario. Dal 71' Perotti 6,5: rivedere l'azione dell'1-1 per capire il significato della locuzione calcistica ‘giocare a un tocco'. Entra con merito nell'azione corale più bella e meglio rifinita dalla Salernitana nel match.

Nicola 6,5: non c'è tre senza quattro, come i punti conquistati, nelle altrettante ultime partite, dalla Salernitana. I suoi ragazzi entrano in campo per fare la partita sia nel primo tempo sia nel secondo, nonostante il passivo di 1 rete a 0 firmato da Arnautovi al 42'. I granata sono l'esatta traduzione, sul terreno di gioco, del proprio allenatore, capace di riprendere la gara grazie ai cambi operati nel momento giusto. Credere nella salvezza è possibile, ma per conquistarla bisognerà migliorare e non poco il linguaggio difensivo di una squadra che lotta e lo farà sino alla fine.

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