La vittoria della Juventus contro il Frosinone ha portato un momento di sollievo nel clima pesante che circonda il club bianconero, ma non ha spento le polemiche riguardo al futuro di Massimiliano Allegri. Durante la trasmissione Pressing, Ivan Zazzaroni ha messo in luce le divergenze di opinione all'interno della dirigenza juventina.

Zazzaroni sulla vittoria della Juventus contro il Frosinone

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic

La Juventus di Allegri ha finalmente ritrovato la vittoria dopo quattro partite senza conquistare i tre punti. Lo Stadium ha visto una partita emozionante che si è conclusa con un 3-2 a favore dei bianconeri.

La svolta della partita è avvenuta nei minuti finali, quando Rugani, difensore della Juventus, si è fatto trovare pronto al momento giusto. Con un colpo di testa preciso al 95', Rugani ha regalato alla sua squadra la vittoria tanto attesa, consolidando il secondo posto in classifica. Nonostante il successo, l'Inter capolista resta inaccessibile, mantenendo la Juventus a distanza di sicurezza. Ecco il commento di Zazzaroni sulla sfida:

"Quel gol di Rugani ha cambiato i giudizi. La Juventus ha segnato tanto negli ultimi minuti, è una squadra che ha poca qualità, ci sono state cose tecnicamente inguardabili. La Juve ha preso due gol non da Juve, incredibili. Ha giocato una brutta partita, non è in grande condizione, per fortuna Vlahovic ha fatto due gol. Ho sempre detto che è un grande realizzatore. Yildiz? Non ne ha presa una."

Dibattito sul futuro di Allegri: tensioni politiche nel club

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri

Il secondo posto in classifica e la possibilità di vincere la coppa potrebbero mettere in difficoltà coloro che spingono per un cambio alla guida tecnica con l'attuale allenatore, Allegri. Zazzaroni ha sottolineato la presenza di una tendenza all'interno della Juventus orientata a "tagliare gli agnelliani" e a dare una svolta alla squadra. La situazione si complica ulteriormente considerando le scadenze contrattuali di figure chiave come Cherubini.

"C’è una tendenza all’interno della Juve di tagliare gli agnelliani, di dare una svolta. Chi è rimasto? Cherubini in scadenza. Può essere anche legittimo. C’è Scanavino che stima Allegri, c’è Ferrero che ha altro a cui pensare, c’è Giuntoli che dice di stimare Allegri e lo dice anche privatamente. Ma non esistono solo loro, c’è qualcuno che vorrebbe fare pulizia e ripartire in maniera diversa. Può essere che questa tendenza porti a non rinnovare e se non c’è il rinnovo a giugno Allegri saluta. Sì, è una scelta più di politica interna che sportiva."

Il futuro di Allegri sembra ora legato a una sottile linea tra le visioni divergenti all'interno della dirigenza juventina. La vittoria contro il Frosinone può aver dato un respiro temporaneo al club, ma le tensioni politiche rischiano di decidere il destino dell'allenatore a giugno. 

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