Tacconi: "Moggi mi voleva al Napoli. A Maradona gli dicevo che non si doveva sentire Dio perchè..."
L'ex portiere bianconero è intervenuto su Radio Marte alla vigilia del big match tra Napoli-Juventus
L'ex portiere della Juventus e della Nazionale azzurra Stefano Tacconi è intervenuto a Radio Marte alla vigilia del big match Napoli-Juventus, in programma domani pomeriggio allo stadio "Diego Armando Maradona".
Tacconi ha parlato come suo solito senza peli sulla lingua toccando parecchi argomenti interessanti tra cui Luciano Moggi, che lo voleva portare a Napoli, offrendogli il doppio dell'ingaggio.
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Stefano Tacconi, le sue parole
OSPINA: "David Ospina avrà poco tempo per allenarsi per la Juve? Io meno mi allenavo e meglio giocavo, tanto un portiere non deve correre. I ero fuori dalla tattica, me ne fregava poco. Il calcio di oggi è molto diverso. Un portiere deve solo concentrarsi per fatti suoi, senza pensare a troppe cose".
NAPOLI-JUVENTUS: Il Napoli rischia di fare una partita sottotono, a causa delle tante assenze? Non direi. Massimiliano Allegri deve stare attento, anche se non è la prima volta che perde punti all'inizio. Non bisogna mai darsi per persi, cercando di migliorarsi sempre di più. Il campionato andrà avanti e tireremo le somme dopo Natale". Chi è favorito, Napoli o Juventus? E' una partita imprevedibile, non si può dire chi vincerà, anche se il Napoli parte avvantaggiato perché gioca in casa.
DUALISMO OSPINA-MERET: "Dualismo tra Ospina ed Alex Meret? Io giocavo sempre, anche contro le squadre di Promozione. Un portiere deve giocare il più possibile per essere sempre in forma. Chi mi piace di più tra i due? Io punto sempre sui giovani: Meret è un buon portiere ed è giusto che abbia la possibilità di emergere e farsi vedere".
MARADONA: "Abbiamo fatto tante battaglie. Gli ho sempre detto che non si doveva sentire Dio, perché di Dio ce n'è uno solo. Lì mi sono beccato qualche critica... Era anche il mio modo di caricarmi, quando lo affrontavo".
MOGGI: "Moggi mi voleva al Napoli, mi offriva il doppio di quanto prendevo alla Juve, ma io sono sempre stato un testone e sono rimasto dov'ero".