Alla vigilia dell'anticipo di Torino, mister Donadoni non accetta il ruolo di vittima sacrificale per il suo Bologna nonostante l'emergenza 

- di Marco Vigarani -

All'orizzonte ormai appare l'ultimo impegno di livello del campionato, quello contro la Juventus che insegue l'ennesimo Scudetto. Si tratta di una missione teoricamente impossibile per il Bologna ma il suo tecnico Roberto Donadoni non si rassegna: "Sappiamo chi andiamo ad affrontare e cosa c'è in palio ed è un motivo in più per cercare di fare bella figura. La Juventus ha diverse opzioni di qualità quindi dobbiamo essere concentrati solo su noi stessi e non pensare di contenere un avversario piuttosto che un altro. Dobbiamo essere convinti di non essere la vittima predestinata, altrimenti non varrebbe neanche la pena di partire da Bologna". Non è certamente il momento migliore dal punto di vista fisico, visto il conto degli indisponibili: "Abbiamo giocatori importanti come Pulgar, Helander o Donsah che non ci saranno ma spero che chi subentrerà abbia voglia di mettersi in mostra: questa sarà una vetrina stupenda. Non ce la fanno neanche Dzemaili e Gonzalez, dobbiamo valutare Orsolini. Cambiare modulo? Dobbiamo avere un riferimento nostro perché tanto la Juventus ha talmente tante soluzioni che ci complicheremmo la vita. Pensiamo a giocare in 25-30 metri senza concedere spazi tra le linee impegnandoci anche a ripartire con convinzione e rapidità". È quindi in arrivo una chance per Destro? "Mattia si è allenato solo due giorni con noi, il ginocchio reagisce bene quindi sarà a disposizione ma teniamo conto del periodo di stop". Allenatori sulla graticola sull'asse Bologna-Torino ma il pensiero di Donadoni è chiaro: "Spesso nel calcio si dice che sia normale così. Mettere in discussione Allegri dopo tutto quello che ha fatto non può che far sorridere. È normale che i tifosi pretendano di più come è naturale che ci sia chi è meglio di te ma c'è anche il rovescio della medaglia. Bisogna osservare le situazioni sotto tutti gli aspetti nel rispetto di tutti". Donadoni dedica quindi un pensiero ad uno dei ragazzi in uscita dalla Primavera: "Kingsley è un giovane interessante, deve fare esperienza e migliorare anche la lingua ma potenzialmente penso possa avere ottime prospettive e mi auguro che possa avere spazio entro la fine della stagione". In chiusura poi il tecnico nega la possibilità di un addio a Mirante: "Dal mio punto di vista non ho mai avuto problemi con lui. Non vedo grande difficoltà a continuare insieme ma adesso dobbiamo pensare a finire la stagione al meglio".
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