Leonardo Iannacci equipara il progetto di Massimo Zanetti alla Defense di Parigi. La nuova casa Virtus in Fiera oscillerà tra i 12 e i 45 mila posti

-di Leonardo Iannacci-

Un tempo, quando Bologna era veramente Bologna, si diceva fosse una “piccola Parigi” per la grazia del centro, la cultura, gli edifici, i colori, gli odori e una certa eleganza (non) formale che accoglieva con il sorriso chiunque arrivasse sotto le Due Torri. Riprendiamo dai nostri ricordi questo concetto quando immaginiamo il prossimo, futuribile e spaziale progetto di un nuovo palasport in Fiera, targato Virtus e realizzato da Mister Segafredo, Massimo Zanetti. Ribadito ieri all’inaugurazione del provvisorio, seppur bellissimo, PalaVirtus che ospiterà una manciata di partite, playoff compresi, da qui alla fine della stagione, il progetto progetto prossimo venturo è ambizioso: una struttura coperta, con capienza variabile tra 12.000 e 45.000 posti, ovviamente esclusiva Segafredo, in grado di proiettare la Virtus e Bologna nel futuro più sontuoso. Direte voi: che c’entra il pistolotto iniziale di Parigi? C’entra eccome perché la casa del futuro virtussino si ispira in qualche modo a qualcosa che esiste già all’ombra della Torre Eiffel: da pochi anni alla periferia della metropoli francese sorge una gigantesca arena coperta, denominata Defense Arena, realizzata nei pressi del nuovo arco zona Nanterre. Un impianto dove si fa tutto e che abbiamo avuto la fortuna di visitare, non più tardi di un annetto fa, in occasione di un concerto di Paul McCartney. Facilmente raggiungibile con la metropolitana, la Defense Arena è stata inaugurata 24 mesi fa e pensata per ospitare le gare di ginnastica, ma non solo, delle Olimpiadi che si svolgeranno a Parigi tra 5 anni. L’impianto ha una capienza variabile a seconda dell’evento ospitato e dello sport praticato: se ci gioca il Racing 92 (squadra di calcio della capitale) oppure anche la nazionale di rugby transalpina (partita di esordio con il Giappone, nel novembre 2017) i posti a sedere sono 35.000 circa. Stessa capienza in caso di gare di motocross o kart indoor. I posti aumentano di 10.000 se gioca il Nanterre 92 (basket) o si svolgono riunioni di boxe. Per toccare quota 50.000 in caso di grandi show musicali come sono stati quelli dei Rolling Stones e dello stesso McCartney. Questo stadio coperto si riempie e si svuota in 20-25 minuti, grazie a efficienti e, soprattutto, sicuri vomitatoi. Parcheggi e metrò sono a un passo. È davvero un impianto mirabile: bello, pratico, comodo e, soprattutto, enorme. La Fiera di Bologna come la Defense di Parigi? Se per Monsieur Zanetti “la provvisoria arena è l’alba ma il sole arriverà con la futura casa di proprietà della Virtus” (ipse dixit), roba che nei suoi desideri si annuncia come una meraviglia in grado di imitare il colossale impianto francese, beh che dire? Parigi varrà bene Bologna.
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