La Fiorentina ci ha irriso, Sinisa si è adeguato al club. Di questo passo saremo decimi per l'eternità
Il nuovo Director's Cut focalizza la sua attenzione sulle prospettive future del Bologna e di Mihajlovic
Dell'allucinante serata del Franchi mi rimane un'immagine: il cambio del portiere. La Fiorentina ci ha irriso, fondando addirittura sul suo trionfo contro di noi il suo "progetto tecnico" futuro, che da un'ipotesi Di Francesco o Giampaolo ha virato sul sempiterno Iachini, uno che ti sembra sia nel calcio dalla notte dei tempi. E noi? Abbiamo una idea di futuro? Me lo chiedo perché a Firenze nemmeno l'incazzatura del coach si è vista. Chiaro che in campo ci vanno i giocatori, che sono i primi colpevoli, ma un Mihajlovic sul pezzo avrebbe preso il mister avversario per il cravattino, all'ingresso del dodicesimo. Invece no, non sembra essersene nemmeno accorto.. Poi con i giocatori non parla...boh, saranno strategie.
Voglio subito enucleare la mia tesi: Sinisa che non è accontentato dal club è un luogo comune di pari valore a quello di Saputo che compra la Granarolo. Cioè è vero che dodici mesi fa lui batteva sul tasto dei giocatori migliori, ma io non sono affatto convinto che le sue motivazioni siano rimaste quelle. Oggi Sinisa sta bene, per fortuna, e la sua idea di comunicazione resta quella di identificare il "nemico". e farsi forza con quello che sono, oggi, un po' i giocatori - i quali hanno già fatto sapere di gradire il giusto di essere chiamati da soli sul banco dei colpevoli - e un po' i giornalisti, quelli delle domande ripetitive, quelli che, se fanno il loro mestiere, disturbano il manovratore. Il quale avrà mille attenuanti ma dopo ll lock down ha fatto male, se i numeri hanno un senso. Tra l'altro, come al solito, è stata inerme la società, che ha assistito senza profferire verbo alla realizzazione di questo record ignominioso legato alle reti subite consecutivamente. Se io fossi nei ciarlieri responsabili dell'area tecnica, avrei un mesetto fa chiamato il Mister per fare, pressappoco, un discorso del genere: "Caro Sinisa, tu domani hai un solo input: parcheggiare un torpedone davanti alla riga di porta e fare 0-0. Dopodiché tra tre giorni torni a giocare per vincere 10-9, nessun problema. Ma questa giornata deve andare così. Grazie, ho finito, puoi andare". Credete che ci abbiano lontanamente pensato? Immagino sappiate perché non lo fanno: la differenza enorme rispetto al passato o ad altre piazze è che qui, di base, per riconoscenza, va bene tutto. Non è mica un vantaggio da poco per chi comanda: loro sanno che nessuno si azzarderà non dico a contestare, ma anche solo ad eccepire.
Oh, s'intende: le critiche al Mister, sollecitate peraltro da lui stesso, sono solo un aspetto del problema. Mica mi sono scordato di quale gigantesco paravento sia stato e sia per il club, finito a gennaio 2019 giù per le scale di cantina. A un recente pranzo un mio "nemico di microfono" ha ricordato a un nostro commensale che il sottoscritto ha inventato il termine "Saputo plumone". "E per fortuna che qualcuno lo ha detto", ho risposto io, ricordando che il differenziale sulla campagna acquisti è stato di 100 milioni. Per 6 campionati, media 16 milioni a stagione. E con questa cifra vogliamo puntare l'obiettivo europeo, come l'ottimista Chairman ha ri-affermato in un "webinar" di maggio, in pieno lockdown? Ha poi dovuto mandare i suoi valvassori a smentire tutto due mesi dopo. Una grande sorpresa, senza dubbio.
Quando, fra tre mesi o tre anni (dipende solo dai risultati), il tecnico serbo lascerà Bologna, ci sarà un lascito. Barrow, Tomiyasu ma anche Baldursson saranno, sommati, i nostri Donnarumma, e quindi un grazie finanziario gli sarà sempre dovuto. Il grazie tecnico e di risultati non so, vedremo. Per me il punto non è che lui è deluso dal club. è esattamente il contrario, lui si è adeguato al club, ed era già successo l'anno scorso, quando flirta con la Roma e poi firma per stare a Bologna a uno stipendio a Champions, 2 milioni. Quella abile avance di Fenucci, lungi dall'essere un trampolino per investimenti sui giocatori (ancorché le due mosse di gennaio siano state interessanti), è una prigione che il mister ha consapevolmente sottoscritto. Per ora. Ma a me, sinceramente, a dispetto delle rodomontate tradizionali in pubblico, lui sembra oggi una persona che - per fortuna - l'ha scampata bella, ed è quindi un po' appagata e un po' rassegnata. E non mi fa cambiare idea il fatto che Sabatini affermi il contrario. Ci sono sette squadre inarrivabili e due che spesso ci stanno davanti, quindi non agitiamoci, saremo decimi (quest'anno nemmeno) per l'eternità.