Il Presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è intervenuto a margine dell'assemblea degli azionisti del club che si è tenuta oggi allo Stadium. 

SALUTO - "Buongiorno a tutti, è un piacere essere qui al pari dell'Assemblea. Incontro in presenza ed è stile della Casa cercare, anche in un periodo complicato, di incontrarci di persona. Aiuta evidentemente la conversazione. Due cose: abbiamo appena terminato il CDA successivo all'Assemblea. E abbiamo attribuito le cariche e i poteri. Oltre alla riconferma mia e di Pavel, presidente e vice presidente, personalmente siamo onorati di entrare nel dodicesimo anno in carica. Il Consiglio ha nominato Maurizio Arrivabene come Amministratore Delegato della società. Credo che abbiate già il comunicato stampa, Maurizio in questa fase tiene anche le deleghe della parte di Managing Director Football Area. Avete seguito l'Assemblea, mi soffermerei su una parte molto breve a cui tengo particolarmente in questo momento storico, poi risponderemo alle domande. Per me è importante, e ho cercato di spiegarlo, il contesto dentro il quale l'industria si è mossa. Un contesto di crescita, indifferente a qualsiasi accadimento esterno. Nell'aumento di capitale 2019 la riflessione è stata: è arrivato il momento del cambio di paradigma. Non un rivoluzionamento, ma il mantenimento della competitività sportiva. In questo bisogna però iniziare un nuovo percorso di credibilità. Mi rifaccio ai risultati ottenuti tra il 2014 e il 2018 fuori dal campo. Un nuovo percorso di credibilità definito su 5 dimensioni: finanziario, con sostenibilità sul lungo periodo e la parte più importante è un Investor Day dove parleremo del futuro. Saremmo i primi a comunicare obiettivi finanziari sui quali essere giudicati. Un elemento poi gestionale, uscire dal paradigma del fatturato come elemento principale e andare a concentrarci sulle linee di mezzo, a maggior marginalità. Questa è un'industria che si giudica sul turnover, e il turnover, il fatturato, è vanità. Abbiamo con i nuovi Consiglieri annunciato un comunicato. Siamo stati attivi dal 2013 a oggi, in un contesto non di sviluppo, saremo sempre attenti all'ambiente e ai principi di buon governo. Vogliamo mantenere una leadership a livello politico a netto di quello che è successo negli ultimi 2 anni. Mantenere un ruolo di leadership nella politica sportiva e mantenere una solida competitività sportiva. I valori a cui ci riferiamo sono quelli storici della società e della città. Lavoro, abnegazione, sacrificio, disciplino. Come diceva Oriana Fallaci, e sono sensi molto allineabili con il nostro credo, dobbiamo amare, lottare, soffrire e vincere".

COMPETITIVITA' - "Siamo Juventus. Competitività sportiva per noi vuol dire vincere, ambire a vincere ogni competizione. Il dogma non cambia. Se guardiamo ai risultati, anche ripuliamoli dal Covid, proiettiamoci alla stagione 2022-2023, il fatturato è sano e ci riattestiamo sui 450 milioni. Rientra la capacità di saper orientare tutto sulla squadra. E' sufficiente per competere a livello internazionale, poi servono le scelte migliori per competere e vincere. Siamo la Juventus, qui conta vincere. Sull'attualità, passo a Nedved il commento".

PIU' DIFFICILE? - "No, non è il periodo più difficile. Ma è un momento difficile, questo sì. Credo il più difficile sia stato il maggio del 2010, appena arrivato. E' stato molto complicato, c'era da ricostruire una cultura aziendale. Un'espansione, una trasformazione, dovevamo diventare una Corporation. C'è stato un cambio imponente che ha reso il processo complesso. Abbiamo aumentato il numero di professionisti, con la squadra Women e l'Under 23. Ci stanno dando soddisfazioni. Il grosso delle difficoltà sono dettate dall'industry, dal momento attraversato. Il piano 2019 era espansivo. Erano presi in considerazione alcuni risultati. Il Covid ci ha colpito nel momento peggiore ed è stata la tempesta perfetta. Non è però il momento più difficile, è entusiasmante ed emozionante nelle complessità e nelle sfide che questo momento ci dà".

FAIR PLAY - "2022/2023? Non ci sono problemi. Sembrava deluso (al giornalista, ndr). Sul 2023/2024 dovremmo valutare bene e capire quali saranno le nuove impostazioni del FPF, a livello Uefa ora è allo studio. Ci saranno nuovi parametri. Valuteremo poi il 2023/2024. Non abbiamo problemi".

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