Batistuta, così criticò la Fiorentina: "Diedi le mie caviglie per loro e poi mandarono Edmundo in vacanza"
Il Re Leone criticò in maniera molto accesa la dirigenza viola durante un'intervista del 2019
Lo Scudetto mancato nella stagione 1998/99 è ancora un amaro ricordo per tutti i tifosi della Fiorentina. I viola erano allenati all'epoca da Giovanni Trapattoni e condussero una prima parte di stagione in maniera esemplare, laureandosi addirittura campioni d'inverno. Tutto sembrava apparecchiato per il terzo Scudetto viola, ma poi la ruota girò alla spalle della Fiorentina che dovette rinunciare a Gabriel Omar Batistuta per diversi mesi durante il girone di ritorno. Il Re Leone si infortunò durante Fiorentina-Milan, match terminato 0-0 e da li, i sogni di gloria dei viola svanirono, soprattutto perchè colui che avrebbe dovuto trascinare la squadra in assenza di Batigol, l'abbandonò per festeggiare il Carnevale di Rio. Stiamo parlando del brasiliano Edmundo, altro grande calciatore di quella compagine. La decisione presa da parte della dirigenza di mandare Edmundo in Brasile, non piacque proprio a nessuno e tra i delusi illustri, contiamo pure Batistuta.
Ecco le dichiarazioni che l'argentino rilasciò anni fa al Corriere dello Sport in merito a quella stagione, la penultima con la maglia della Fiorentina prima di approdare alla Roma:
“Fosse stato per me non sarei mai andato via, il mio sogno era vincere lo scudetto sotto la Fiesole. Quando diedero ad Edmundo il permesso di andare in Brasile, però, mi sono sentito tradito, in quanto avevo dato le mie caviglie per la Fiorentina e nel momento del bisogno è stato mandato in vacanza. E’ da quell’episodio che si è rotto il rapporto con la vecchia proprietà”.