Malagò su Sinner: "Potrebbe essere il portabandiera anche se..."
Il presidente del Coni si è espresso così in merito alla possibilità di vedere il numero 2 del mondo con il tricolore a Parigi
Giovanni Malagò apre alla possibilità di vedere Sinner come portabandiera ai giochi olimpici di Parigi 2024. In occasione di un evento al Salone d'Onore del Coni, è stato lo stesso presidente a far intravedere un certo propenso verso questa eventualità.
Dopo Federica Pellegrini, Elia Viviani e Jessica Rossi, chi succederà?
I giochi olimpici parigini sono sempre più alle porte. L'attesa questa volta è stata anche minore, visto che a causa della pandemia, le olimpiadi di Tokyo erano slittate al 2021. Qualche mese e la capitale francese diventerà il palcoscenico principale per tutto il mondo dello sport. In casa Italia manca ancora la figura del portabandiera verso la cerimonia di apertura. A una possibilità di vedere Sinner in questo ruolo, Giovanni Malagò ha risposto così:
C'è una regola non scritta in base alla quale l'onore spetta a qualcuno che abbia vinto un oro olimpico per il nostro Paese, ma ci sono anche i portabandiera alla fine dei Giochi, non solo quelli d'apertura.
Una porta dunque che non si chiude, anzi, rimane ben aperta almeno in ottica cerimonia di chiusura.
Sinner e il sogno olimpico di Parigi 2024
Il presidente del Coni ha poi speso altre parole di stima verso Jannik Sinner, fresco vincitore del master 1000 di Miami e pronto a tornare in campo già settimana prossima. Malagò ha infatti parlato in questa maniera del tennista e della sua voglia di fare bene per l'Italia:
Sinner sta riscrivendo la storia. Siamo orgogliosi soprattutto del suo atteggiamento, prima ancora dei suoi risultati sportivi. Da subito tutti noi del Coni siamo stati felici nel leggere della sua grande voglia di fare bene a Parigi. Un altro elemento che fa capire la sua intelligenza: anche i tornei più prestigiosi come gli Slam, pur essendo solo 4, ci sono ogni anno; le Olimpiadi sono invece quadriennali e devi essere in forma in quel preciso momento, non c'è grande margine.
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