La cessione di De Ligt al Bayern Monaco per 80 milioni di euro ha scatenato una vera e propria diatriba tra il tecnico dei bavaresi e il mondo juventino. Il motivo scatenante non è l'elevato costo del cartellino del difensore olandese bensì la sua condizione fisica. Sì, perchè Julian Nagelsmann, dopo aver ritenuto non adeguate le condizioni di De Ligt, ha di fatto messo in dubbio l'intensità degli allenamenti del nostro campionato, scatenando l'ira del popolo bianconero ma non solo:

“Ho parlato con il ragazzo dopo l'allenamento e mi ha confessato che è stato il più duro degli ultimi 4 anni. In realtà è stato un allenamento normale, non capisco. Con lui dovremo lavorare sicuramente tanto, ho sentito che in Italia è difficile tenersi in forma”.

Dichiarazioni che non sono affatto piaciute a chi il mondo bianconero e la realtà italiana l'ha vissuta, come Patrice Evra, ex terzino della Juventus. Il francese, dal canto suo, non ci sta e rispedisce al mittente le accuse del tecnico tedesco:

“La Juventus è stata per me una delle sfide più difficili della mia vita. Mi allenavo moltissimo e avevo un giorno libero al mese, ed è per questo che sono così orgoglioso di aver trascorso due anni e mezzo con loro. La mentalità è diversa, ti controllano tutto, ti costringono a mangiare in un certo modo e ho imparato moltissimo. Anche tatticamente”.

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