Terremoto Juve, Ziliani: "Agnelli uomo e dirigente finito. Elkann nei guai, sapeva delle manovre spericolate del cugino"
Il giornalista de “Il Fatto Quotidiano” attraverso i suoi canali social si è soffermato su una possibile azione legale da parte degli azionisti nei confronti di Andrea Agnelli
Paolo Ziliani torna sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la Juventus. Il giornalista de “Il Fatto Quotidiano” in particolare ipotizza attraverso i suoi canali social una possibile azione legale da parte degli azionisti nei confronti di Andrea Agnelli: "Il debitore risponde dell’ adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri”. Cioè, tutto il patrimonio del debitore costituisce la garanzia del creditore. Gli azionisti danneggiati potrebbero fare causa alla Juventus, e qui spunta la domanda. Che farà Elkann? Dirà al nuovo Cda, in cui comanda ora il suo uomo di fiducia Scanavino, di fare l’azione di responsabilità verso Agnelli per l’eventuale rimborso dei danni? Sarà interessante scoprirlo anche perché la posizione stessa di Elkann non sembra pulitissima".
Ziliani ha poi aggiunto: "Dalle intercettazioni traspare infatti, da un colloquio tra lui e Agnelli, che John fosse sostanzialmente al corrente delle manovre spericolate portate avanti dal cugino Andrea nella gestione della Juventus. E questo potrebbe essere per Elkann un problema. Delicato. L’art. 2497 del CC recita infatti che chi dirige e coordina (la Exor rispetto alla Juve) ha una responsabilità diretta e che “i soci e creditori sociali della controllata possono esperire un’azione diretta nei confronti della controllante”. Non hai vigilato? Colpa tua".
"Domanda: secondo voi la Juventus di Scanavino, uomo di Elkann, può citare la Exor di Elkann per omissione di atti d’ufficio? Lo escluderei. Per questo il balletto tra Andrea e John, al di là delle dichiarazioni e dell’amore di facciata, va seguito con attenzione. La cosa certa è che Agnelli è oggi sportivamente parlando un uomo e un dirigente finito. Batterà tutti i record di anni di inibizione e uscendo dal calcio può solo pregare che gli azionisti Juve, più di 4 milioni, non gli chiedano il conto. Questo sì sarebbe un regalo".