Per i 100 anni della Federazione bisogna varare il BNRR
Altro che sobrietà , la mancanza di programmi per il centenario è un segno di mestizia
Una pagina intera del Corriere della Sera dedicata oggi al basket. Con tanta, eccessiva benevolenza, si dice che la mancanza di programmi per il centenario della Federazione, che sono poi i 100 anni di tutti gli appassionati,passati e presenti, non risulta che l'anniversario sia proprietà di poche persone, è una scelta di sobrietà. A me sembra una scelta di mestizia. Mi delude e mi fa pure arrabbiare. Non credo sia lecito nessuno step back, nessun passo indietro se si ha in mente un patrimonio comune. Io semmai avrei lanciato il piano BNRR, chiamando il basket nazionale, tutto, alla ripresa e alla resilienza. Invece, niente: dobbiamo aspettare la partita della Nazionale a fine novembre, come se non avessimo altro, come se non avessimo davvero un'idea di chi siamo e cosa potremmo esere. Ma va così: qualcuno ha sentito ancora lamentele per la capienza nei palasport ? Partito il campionato, silenzio. Non sono io, è l'evidenza a dire che anche quella battaglia non era così convinta.
I ricchi e i poveri
Si dice che i playoff cominciano con la prima vittoria in trasferta. Adatto la frase: dopo le prime sconfitte di Virtus e Armani, è finalmente cominciata una stagione in cui le due finaliste vivono nell'abbondanza dei loro roster, distanti dal resto del campionato. Dal gruppo degli inseguitori è uscita, per il momento, forse non solo per il momento, la Reyer, meritano più attenzione la solita Brincisi, Treviso e Reggio Emilia. Gli altri hanno tutti avuto, chi più chi meno, una crisi di nervi: Quelle più gravi sono state registrare a Pesaro, in Fortitudo e a Varese dove però era divertente essere martedì, il giorno in cui il consiglio direttivo ha ratificato le dimissioni di Conti e la promoziine di Scola. Titolo in prima pagina sulla Prealpina, titolo principale preciso Tentazione General. E all'interno le malinconie per la batosta casalinga con Reggio Emilia, che qualcuno ha mal intrerpretato come occasione per lasciarsi andare a comportamenti come minimo censurabili, erano compensate da una attenzione per tutte le altre 15 squadre che solo chi conosce la storia può permettersi. Dopo cinque giornate di campionato, e dopo diversi turni europei mi viene piuttosto una domanda: vi siete accorti delle percentuali modeste delle nostre squadre sui liberi ? Ovvio che Belinelli e Datome, dei bancomat in lunetta, facciano la figiura dei giganti.
Step back sì, ma in libreria
Torno all'inizio. Al Piano/Basket nazionale di ripresa e resilienza. Andate in libreria, offro la garanzia Postal Marklet ( specie adesso che il catalogo è tornato in edicola: premio alla prima squadra che vende qui, ovvero per ecommerce, perchè i tempi cambiano, i suoi prodotti. Io ho provato a promuovere la linea Spalding per il Centenario, e non desisto ). La garanzia dice, se ricordare, soddisfatti o rimborsati . Ma nessuno mi chiederà indietro i soldi per aver comprato Step Back, l'ultimo libro, il terzo dedicato al basket, di Lorenzo Sani su un basket che non possiamo dimenticare, anche per capire meglio chi siamo diventati ( e chi abbiamo smesso di essere ). Ci sono una valanga di storie e saranno contenti Giulio Camillo e Matteo Marchi, principi dell'obiettivo sotto canestro, che l'ipirazione a Lorenzio sia venuta anche dalla consultazione del monumentale archivio fotografico Breveglieri. Certe foto, come quella della copertina, sono da sole un riomanzo. E ancora, alla voce BNRR segnao un libro sui 100 anni del basket in Lombardia, un'opera collettiva ( già per questo la produzione preentata da Giorgio Maggi merita la medaglia d'oro ) che racconta appunto una storia collettiva, quella di una regione in cui ben cinque squadre diverse hanno vinto la coppa dei campioni e una sesta, la Briantea 84, insegue il titolo nel basket in carroxzzina. Infine, come non salutare come parte del BNRR, altro che sobrietà, la riunione di domani a Mestre degli allenatori dei settori giovanili. Si riunicono, forse non a caso, nel Museo del Novecento: scelta coraggiosa per presentare un gioiello recente di Venezia, scelta che rivela un malessere e un rimpianto, perchè nel Novecento, non tanti anni fa, gli allenatori dei settori giovanili, come i due tipi oggi in testa alla classifica, e altri, erano considerati con attenzione. Il convegno si chiama #Basketevoluzione, il programma è ricco perchè si prosegue fino a lunedì. Sala convegni e palestra, tanta palestra. Senza nessuna sobrietà. Con tanto orgoglio.