Dalla tenacia alla disponibilità del gruppo. Il Milan di Cutrone e Gattuso c'è
Tutte le qualità del Milan di Gennaro Gattuso: dall'affiatamento del gruppo a Cutrone. I rossoneri hanno ribaltato Parma e Lazio in un colpo soloEstetica o concretezza? Beh, se pensiamo al Milan che, battendo ieri il Parma a San Siro, ha scavalcato la Lazio in classifica e ha finalmente occupato stabilmente, almeno per una settimana, la quarta posizione, non si può non scegliere il pragmatismo dell’efficacia rispetto al fascino del bel gioco. Dopo lo scialbo pareggio a porte inviolate con cui si è concluso il primo tempo, infatti, i rossoneri si sono visti sbattere contro la chirurgica testata di Inglese a inizio ripresa incassando l’ennesimo gol di una stagione in cui la porta difesa da Donnarumma di rimanere inviolata proprio non vuol saperne. Eppure, nonostante il match si fosse fatto in salita, il Milan ha saputo reagire alla grande, grazie a un Bakayoko per la prima volta supportato dal pubblico di San Siro ad ogni suo recupero della sfera davanti alla difesa, grazie ad un Abate convincente nell’insolito ruolo di centrale di difesa, grazie, soprattutto, a Patrick Cutrone e alla sua voglia sfrenata di non gettare mai la spugna davanti alle avversità partorite da ogni singola gara. Il gioiellino classe ’98, infatti, il più giovane degli undici schierati in campo da Gattuso, è parso ancora una volta l’uomo con più esperienza tra i propri compagni e il primo a voler impazientemente riprendere in mano una partita indirizzata a favore dei gialloblu allenati da Roberto d’Aversa. Non è un caso che in entrambi i gol rossoneri una grossa fetta di merito spetti al numero 63 comasco, il quale, se al 55’, dopo aver strappato la palla agli avversari si è fatto apprezzare per coordinazione e precisione nella girata di destro che ha portato al momentaneo 1-1 del Milan, al 71’ ha propiziato il rigore del definitivo 2-1 con un movimento in area che ha indotto Bastoni a toccare con la mano la palla che Kessie avrebbe poi spedito alla sinistra di Sepe dagli undici metri. Proprio su Patrick Cutrone mister Gattuso non ha esitato ad esprimersi con parole al miele al termine del match: “Vive per il gol, ha il veleno addosso, sono contento per lui. Sfatiamo anche il tabù che non riesce ad incidere dall'inizio. Deve continuare, ha grandi margini di miglioramento”. Il condottiero rossonero ha anche svelato la qualità più importante del suo team: “Bisogna essere fortunati a trovare ragazzi intelligenti; qualsiasi cosa gli andiamo a proporre sono sempre pronti. Il segreto di questa squadra è questo, sono contento delle prestazioni di chi gioca fuori ruolo". Un chiaro complimento a Ignazio Abate, la cui prestazione da centrale di difesa è stata definita “sorprendente” da Gattuso, il quale potrà sorridere per i prossimi recuperi di alcuni dei giocatori sostanti nell’infermeria meneghina al cospetto di un calendario sicuramente alla portata da qui alla sosta di Gennaio. Torino, Bologna, Fiorentina, Frosinone e Spal saranno, infatti, gli avversari del Milan fino al 29 dicembre; squadre, le suddette, da rispettare e da temere, è vero, ma tutte militanti in posizioni di classifica inferiori rispetto al redivivo Diavolo, quarto in campionato dopo un periodo di turbolenze psicologiche e di alti e bassi spesso inspiegabili agli occhi dei più. A trionfare con forza nel periodo di chiaroscuro milanista è stato, tuttavia, l’affiatamento del gruppo, coeso tra i propri singoli elementi e tra questi ultimi e l’allenatore. Gattuso, messo più volte in discussione dalla stampa nei mesi scorsi, ha saputo rispondere alla grandissima con il lavoro mai superficiale svolto sui campi di Milanello. E allora anche i risultati sono tornati ad essere favorevoli ai rossoneri, che, con una qualificazione ai sedicesimi di Europa League ormai in tasca e con le chiavi del quarto posto in Serie A, vogliono ora consolidare quanto fatto di positivo per un club rimasto troppo a lungo all’oscuro di una classifica non all’altezza e di un posto in Champions prefissato, voluto ma mai agguantato dal 2013 in avanti.
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