Mancini: "Al primo posto la tutela della salute delle persone. Euro 2020? Lo vinceremo l'anno prossimo"
L'intervento del ct Mancini a '90° minuto': "Questa situazione ci renderà migliori. Pronti a ogni decisione, purché finisca questo strazio. I giocatori..."Intervenuto durante la trasmissione ‘90° minuto’, il ct della Nazionale Roberto Mancini ha detto la sua sulla pandemia del Covid-19, soffermandosi in particolare sull’importanza della tutela della salute di ciascuno di noi per arrivare il prima possibile a un futuro migliore: “Innanzitutto bisogna tutelare la salute delle persone, bisogna aspettare il picco, poi quando inizierà a calare questa situazione potremmo iniziare a parlarne e decidere tutto più avanti. Quando finirà tutto questo, sarà tutto molto più bello, ritroveremo la libertà, potremo tornare a vedere le partite allo stadio, divertirci. E anche noi riusciremo a fare qualcosa in più, ne sono convinto. Queste situazioni ti possono far diventare migliore”. Mancini si sofferma successivamente sul tema sportivo, concentrandosi su Euro 2020, competizione sempre più in bilico dopo il dilagare dei contagi a livello continentale: “Mi adatto a tutto, va tutto bene. Oggi la cosa più importante è tutelare tutte le persone che sono in ospedale. Non possiamo perdere delle vite umane così, i nostri nonni. Avremmo vinto l'Europeo quest’anno, lo vinceremo il prossimo anno. Dobbiamo aspettare martedì per vedere cosa deciderà la Uefa. La mia sensazione? Non so, il fatto è che i problemi che abbiamo noi adesso le altre nazioni li avranno da oggi in poi. Aspettiamo e vedremo quello che dovremo fare, prima di questo ci sono cose più importanti. Noi siamo pronti a ogni decisione, purché finisca questo strazio per tutte le persone che stanno soffrendo. Non ci aspettavamo una cosa così pazzesca. L'importante è aver reagito, prima degli altri, e speriamo che tutto ciò possa finire presto. Capisco che i ragazzi facciano fatica a stare in casa, facciamo fatica noi che siamo più grandi... Però è stata una settimana difficile, dobbiamo cercare di farlo. Ci alleniamo in casa, e la speranza è che le cose migliorino. Posso immaginare cosa hanno provato le persone che in queste settimane hanno perso i loro cari”. Per quanto riguarda i calciatori, "Ora si riposeranno un po’ – ha avvertito il ct - Per un professionista è difficile stare fermo per più di due giorni, avranno tapis roulant e delle biciclette, si alleneranno così in questo momento. Avranno programmi personalizzati, possono allenarsi da soli, sono dei professionisti e sanno cosa fare".
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