Le parole di Gennaro Gattuso in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Bologna: "Nell'ultimo periodo non ci siamo detti le cose in faccia. Io mai spento!"Cinque sconfitte, due pareggi e una sola vittoria negli ultimi otto match disputati in campionato, un tuffo nel “vuoto” del settimo posto e un posto in Champions da riconquistare, un’identità persa nel fiume in piena degli errori commessi e l’obbligo di rialzare la testa già domani per non dire addio all’obiettivo stagionale più volte evidenziato da allenatore e dirigenza. Il periodo del Diavolo si può descrivere in breve in tal modo e a mettere a fuoco la lente di ingrandimento sugli aspetti positivi e negativi del proprio team è Gennaro Gattuso, che, in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Bologna, abbraccia più argomenti, dai tanti punti persi negli ultimi due mesi al ritiro punitivo deciso in settimana. Un pensiero a Caldara dopo l’ennesimo infortunio stagionale: Prima di cominciare oggi è il compleanno di Mattia Caldara, vogliamo fargli gli auguri a nome della squadra della società e della dirigenza. Lo aspettiamo e gli stiamo vicino, è un ragazzo molto sfortunato ma noi lo aspettiamo”. Sul ritiro:In questa settimana ho sentito tante inesattezze. Ho deciso il ritiro punitivo io e sono stato appoggiato dalla società. Quando si fanno cinque sei giorni di ritiro non è il massimo, ma dovevamo assumerci le nostre responsabilità. Ho visto la squadra incazzosa e domani dobbiamo far bene. Ho fatto una roba che non volevo fare ma ci sono delle regole da rispettare. Io non ho mai pensato ai ritiri, non mi piacciono e sono un allenatore che vorrebbe abolirli. A me piacerebbe allenarmi e poi andare a mangiare insieme alla squadra prima di un match come succede in altre nazioni. Ho dovuto farlo: siamo 27/28 giocatori e ognuno deve capire che ambiente è Milanello e che maglia si indossa. Penso ci abbia rinforzato questo star insieme negli ultimi giorni e domani aspettiamo conferme”. Sulla pecca maggiore dei suoi: Bisogna vedere le facce di chi gioca le semifinali di Champions League ed Europa League. Bisogna avere ambizione. Stiamo attraversando un brutto periodo e quando si entra nel tunnel bisogna analizzare tutto. Chi gioca a calcio e chi gioca nel Milan deve avere ambizioni”. Sull’avversario di domani:Il Bologna sta bene e da quando è arrivato Sinisa va molto forte. Domani possiamo giocare anche contro la squadra più forte del mondo, ma dobbiamo far vedere che siamo ancora vivi e giocare come sappiamo fare. Penso faremo una partita gagliarda, perché solo chi non ha cuore domani non la farebbe. La squadra ha sempre provato a dare il massimo, anche nei momenti di difficoltà. Ma in questo momento i risultati dicono quello che stiamo facendo. Domani mi aspetto che ritorniamo a battagliare ed essere vivi”. Sul rapporto con la società e sul futuro: Dopo la partita persa col Torino, con la società abbiamo parlato di come possiamo tirare il meglio dai giocatori che abbiamo in queste ultime partite. Ho due anni di contratto. In questo momento la parola dimissioni non fa parte del mio carattere. Il mio obiettivo più importante è portare la squadra in Champions League e stop. A livello umano c’è tanto rispetto con Leonardo e Maldini. Sento dire che il prossimo anno andrò via ma a me la società non ha mai detto nulla del genere”. Sul presunto carattere spento mostrato nelle ultime settimane:Voi la mia storia la conoscete? Secondo voi io posso essere un uomo spento? E’ normale che quando vedi la squadra che è in difficoltà sei un po’ più giù. Ma non ho mai smesso di lottare: ho lasciato casa a 17 anni, ho lavorato duro e sono stato sempre sul pezzo. Non ho mai mollato. Basta dire dimesso, molle, senza grinta perché dite inesattezze e basta. La squadra sta attraversando un momento negativo ma non perché si sta allenando male. Tante volte bisogna dirsi le cose in faccia, ma in questo periodo per tenere calmo l’ambiente non l’abbiamo fatto e abbiamo sbagliato questo. Non ci sono solo i giocatori, siamo in tanti. Le cose si dicono in faccia: uno la tiene con te uno due giorni al massimo, ma poi basta”. Sulla vita notturna di alcuni giocatori:Delle serate che fanno i giocatori non interessa nulla. A me interessa l’impegno che il giocatore ci mette in campo e nella struttura. Io uscivo poco e quando uscivo mi piaceva divertirmi, ma quando lavoravo poi non mancavo di rispetto a nessuno e faticavo sodo”. Su Bakayoko: “Bakayoko ha chiesto scusa alla squadra. Ha sbagliato ma il problema è rientrato. C’è qualcuno che sbaglia in questa squadra come ci sono molti che non lo fanno, ma bisogna essere un gruppo”. Su un possibile cambio di modulo: Domani vediamo se provare qualcosa di nuovo. Conti ieri ha svolto la prima parte dell’allenamento e oggi farà la rifinitura, poi vedremo”. Sulle parole di Mihajlović: Penso che quelle parole debbano darci la forza e l’orgoglio per reagire. Come noi analizziamo le squadre avversarie, loro analizzano noi e se Sinisa ha detto questo significa che noi in questo momento facciamo una brutta impressione”. Sulle prossime partite: Dobbiamo farci trovar pronti, essere battaglieri, c’è ancora tempo per riconquistare il quarto posto, ma bisogna avere la forza giusta. Abbiamo avuto la possibilità di archiviarlo e non l’abbiamo fatto. Nell’ultimo periodo l’abbiamo perso, ma dobbiamo far di tutto per ritornare dove siamo stati sino a pochi giorni fa”. Su Romagnoli: Ho parlato con Alessio a fine partita e anche l’altro giorno nel mio ufficio. Ha chiesto anche scusa ai ragazzi per il gesto all’arbitro, è un capitano giovane e deve migliorare questo aspetto qui ma ha chiesto scusa”. Sulle parole di Lippi:Non penso di aver difeso troppo la mia squadra, anzi penso di aver rotto le scatole anche spesso ai miei. Forse ho esagerato nell’assumermi le responsabilità? Cercherò di migliorare anche in quell’aspetto. Penso che i ragazzi a volte abbiano fatto anche più di quello che era nelle loro possibilità quando dovevano difendersi dagli avversari. Ora spetta a noi rialzarci e far vedere di essere vivi”.
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