Nella noia di Cagliari-Bologna arrivano segnali negativi da Verdi, leader che si nasconde, ma anche da Crisetig che mostra un passo troppo compassato

- di Marco Vigarani -

Se un alieno arrivasse sulla Terra e conoscesse il calcio grazie a Cagliari-Bologna probabilmente scapperebbe lontano per non tornare mai più. La desolazione di idee e l'assenza di coraggio sono state le note dominanti nella gara di ieri alla Sardegna Arena così come da anni ormai capita in tante sfide di fine stagione della Serie A. Possesso palla equilibrato (52% Cagliari) e prevalentemente effettuato nella metà campo difensiva, poche occasioni (3 a 2 per i padroni di casa) ed ancor meno tiri in porta (2 a testa) ma anche tanti falli (27 che hanno portato ad un totale di 8 ammonizioni) ed un confronto impari tra palle utili e sprecate. Sono infatti risultati alla fine più i palloni persi e i passaggi sbagliati (69) rispetto alle azioni di gioco manovrate o sviluppate in verticale con il lancio lungo (63). Anche sul piano della performance atletica le due squadre hanno raggiunto un sostanziale pareggio anche se il Cagliari è apparso sicuramente più propositivo a livello di atteggiamento rispetto ad un Bologna spesso chiuso nella propria metà campo (baricentro sui 45.5 metri) e sempre molto compatto (lunghezza media 23.5 metri).Ancora una volta, l'analisi della sterilità offensiva del Bologna passa da Simone Verdi che ha fallito un paio di ottime occasioni e chiuso i suoi 96' in campo con un solo tiro nello specchio: non può essere sufficiente per il leader della squadra. Per trovare un degno paragone dalla parte opposta paradossalmente bisogna cercarlo nel primo uomo sostituito dal tecnico Lopez: il migliore per il Cagliari è stato senza dubbio Marco Sau, autore di un gol annullato per tocco di mano ma anche di ben 5 recuperi (top assoluto dell'incontro). Sugli esterni poi si sono sostanzialmente fatti preferire i sardi Faragò e Padoin (1 tiro in porta, 2 fuori, 2 palle perse e 4 recuperi in totale) piuttosto che gli emiliani Orsolini e Masina (1 tiro in porta, 1 fuori, 7 palle perse e 2 recuperi in totale). In casa Bologna poi segnali diametralmente opposti in arrivo da Simone Romagnoli e Lorenzo Crisetig: il primo ha confermato la buona prestazione di Genova mentre il secondo ha fornito una prova imprecisa e troppo compassata. Sul piano della corsa ben 10 uomini hanno ampiamente superato i 10 km percorsi con Riccardo Orsolini e Nicolò Barella leggermente davanti agli altri.
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