Il passaggio di Verdi al Napoli adesso sembra davvero imminente, ma è davvero cambiato qualcosa da gennaio o l'operazione è stata addirittura chiusa allora?

- di Marco Vigarani -

Il calciomercato è il regno delle mezze ammissioni, dei segreti custoditi gelosamente per paura di perdere un'occasione ma anche dell'apparenza. A gennaio la città di Bologna ha esultato quando Simone Verdi ha deciso di non lasciare i colori rossoblù, oggi invece i tifosi felsinei sono ormai rassegnati a dover perdere la propria stella. Ma se in realtà in questi mesi avessimo semplicemente visto facce diverse della stessa medaglia?Ci sono infatti parole importanti spese da tanti protagonisti di questa vicenda che lasciano pensare ad un accordo già trovato a gennaio sotto ogni aspetto ma tenuto in standby in attesa della sessione estiva. Partiamo da quelle dello stesso Verdi: "Non è stato un no al Napoli: io avevo già detto che avrei voluto portare a termine un percorso qui a Bologna fino a giugno". Un orizzonte temporale molto preciso: finire la stagione e poi preparare la valigia. Proseguiamo con l'agente Donato Orgnoni che specificava infatti: "Mi auguro possa ripassare un treno, ma l'obiettivo è quello di continuare a far bene fino a giugno". Nessun dubbio sul fatto che in estate insomma le porte di Casteldebole si sarebbero riaperte in uscita.L'intervento più possibilista però è quello di Giovanni Branchini, direttore d'orchestra della scuderia di cui fa parte il sopracitato agente. Ecco le sue parole a Radio Deejay: "Chi ha detto che il treno non passerà più o che non è già ripassato? Non escludo neanche che possa aver già firmato per giugno con il Napoli". Allora in pochi avevano dato peso a questa affermazione ma uno dei procuratori più importanti del panorama europeo difficilmente si lascia scappare parole così pesanti a caso. Se tutto questo non fosse sufficiente, pensiamo all'accordo talmente chiuso tra Bologna e Napoli che ha consentito a Sarri di telefonare allo stesso Verdi per provare a convincerlo. Nei giorni scorsi pare che sia accaduto lo stesso tra il ragazzo ed il nuovo tecnico azzurro Carlo Ancelotti. Ed infine seguiamo la traccia del denaro. Le cifre di cui si parlava a gennaio sono le stesse di oggi: 25 milioni di euro. Balla qualche bonus che potrebbe permettere al Bologna di incassare qualcosa in più al netto della percentuale da girare al Milan ma di fatto i gol e gli assist del girone di ritorno non hanno modificato la valutazione del giocatore. Semplicemente perchè forse a gennaio era già stato scritto anche il finale della storia. Come il Napoli aveva già fatto prima con il Chievo per Roberto Inglese e poi con il Benevento per Amato Ciciretti. Nessuna certezza e nessuna insinuazione, soltanto un'analisi di ciò che è accaduto ed è stato detto negli ultimi sei mesi. Con la speranza che il futuro prossimo possa cancellare tutto e far ripartire la stagione del Bologna da Simone Verdi.
Calciomercato Bologna, due difensori sul taccuino di Sabatini
Tutti utili e nessuno indispensabile: Verdi diventa un traditore e le riserve sono promosse a titolari

💬 Commenti