Primo Slam dell'anno da dimenticare: solo Fognini alla seconda settimana
Diciamocelo sinceramente: ci attendevamo di più da questo Australian Open ma la sconfitta al secondo turno di Matteo Berrettini e l'uscita di scena a secondo turno di Jannik Sinner ci hanno lasciato con l'amaro in bocca. Poco potevamo aspettarci da Caruso e Cecchinato, considerato un sorteggio che definire sfortunato è anche poco (Tsitsipas e Zverev a primo turno è stato eccessivamente troppo. E quindi ci attacchiamo al solito Fognini: il ligure domani è atteso dall'americano Tennys Sandrgen, tennista che gravita intorno alla centesima posizione della classifica Atp e che, ma questo lo diciamo piano, potrebbe essere alla portata del nostro unico azzurro rimasto in gara.Fognini punta gli ottavi di finale, dunque, dopo aver già giocato due quinti set, al primo match contro Opelka (partita lunga due giorni e vinta in rimonta) ed al secondo contro l'idolo di casa Thompson (dove la rimonta ha rischiato di subirla). Non sono mancate le racchette distrutte, le provocazioni e qualche battibecco con gli arbitri. Per fortuna è arrivata anche la vittoria al terzo turno contro l'argentino Pella, stavolta al termine di una partita normale.
Segno che il gioco di Fognini sta trovando una certa continuità, il servizio comincia a girare e la risposta è tornata quella del 2019. E speriamo lo resti, per dare un senso in più, parlando di azzurri, al primo Slam dell'anno. Anche se al turno successivo potrebbe incontrare re Roger.
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