Dopo un avvio roboante contro Como e Verona, ci si aspettava probabilmente che la Juventus potesse continuare il suo trend positivo anche contro Roma ed Empoli. E se è vero che il pareggio contro la Lupa è già più accettabile come passo falso nel nome del progresso tattico, lo stesso non si può dire del pareggio del Castellani contro l'Empoli di Roberto D'Aversa.

I toscani hanno saputo infatti imbrigliare l'attacco bianconero, mettendo sul campo un'attenzione a dir poco maniacale al cospetto di una squadra infinitamente più forte come valori. A nulla sono servite le contromosse da parte di Thiago Motta, con la partita che si è conclusa in uno 0-0 triste che solleva numerosi interrogativi.

È quindi il momento per ridimensionare la Juventus? Oppure sono discorsi fin troppo maturi da fare ora come ora? 

Il pro: la nuova solidità difensiva

Innanzitutto non si può non parlare della solidità difensiva della Juventus, davvero encomiabile in questo avvio di stagione nonostante non sia ancora arrivato un test realmente probante.

Pierre Kalulu si è integrato perfettamente all'interno dello scacchiere di Thiago Motta ed è stato soprattutto Federico Gatti a giganteggiare nel cuore della difesa bianconera, salvando pure i suoi compagni da una situazione pericolosissima nell'area di rigore di Perin.

Anche quando è chiamata al massimo della concentrazione per i pochi pericoli ai quali è esposta, la difesa della Juventus sa farsi trovare pronta per 

Federico Gatti
Gatti Juventus

Il contro: l'atteggiamento di Vlahovic

Se la fase difensiva è stata encomiabile nei suoi sforzi per mantenere la porta inviolata per il quarto match consecutivo in questo avvio di campionato, lo stesso non si può dire di Dusan Vlahovic, che per l'ennesima volta è stato protagonista di una prova opaca che ha messo a nudo i suoi limiti a livello di atteggiamento.

Il vero problema non è nemmeno rappresentato dal fatto di aver offerto una performance incolore, bensì dal nervosismo che lo assale appena sbaglia la prima giocata all'interno della sua partita. Un giocatore che negli anni si è consacrato come uno dei migliori centravanti della Serie A (checché se ne dica, Vlahovic lo è) non può permettersi di crollare così drasticamente nell'impatto mentale delle partite.

A catena, il pessimo rendimento di Vlahovic nella partita del Castellani ha condizionato rovinosamente quanto di positivo poteva essere fatto dalla Juventus, apparsa priva di mordente anche a causa di un Koopmeiners tutt'altro che ispirato al meglio delle sue qualità.

Dusan Vlahovic
Vlahovic Juventus

Thiago Motta è già ridimensionato?

Per quanto si possa pensare che Thiago Motta ne è uscito ridimensionato dalla partita di ieri sera, bisogna fare alcune precisazioni di sorta che sono doverose per evitare giudizi precipitosi.

Innanzitutto Thiago Motta si ritrova ad allenare la Juventus da poco e gli ci vorrà del tempo per plasmarla a sua immagine e somiglianza per quelle che sono le sue idee di gioco. Serve “ripulire” la Vecchia Signora da quelli che erano stati i decadenti dettami tattici delle scelleratezze del suo predecessore Massimiliano Allegri.

Sarà un percorso lungo e per quanto sia indubbio che pareggiare al Castellani contro l'Empoli sia molto poco onorevole, allo stesso tempo la Juventus dovrà riporre la sua fiducia totale nei confronti di un allenatore che la farà rinascere dalle generi di un quadriennio infelice.

Thiago Motta
Thiago Motta (ph. Image Sport)

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