Il Team Bahrain-Victorious va troppo forte? Le ombra raccolte da Le Parisien. Nonostante il ritiro di Landa al Giro d'Italia, la squadra di proprietà araba sta vivendo un momento di grandi soddisfazioni con il secondo posto e la vittoria di tappa alla corsa rosa di Damiano Caruso e i due successi in salita di Padun al Giro del Delfinato. Risultati che hanno fatto insospettire qualcuno in gruppo con accuse che sono arrivate in anonimato dal direttore sportivo di un'altra squadra al quotidiano francese Le Parisien: "La squadra del Bahrain sta diventando sempre più scandalosa. Già il loro Giro è stato deprimente, con l’italiano Damiano Caruso o lo sloveno Jan Tratnik che hanno sorpreso tutti in salita", Questa è una vergogna assoluta, come mi posso rivolgere agli sponsor e dire che non c’è più doping quando poi si vedono queste cose?" "Ci sentiamo un po’ stupidi. Che il ragazzo faccia una rapina a La Plagne, ok, ma ha la decenza di nascondersi un po’ il giorno dopo?". 

Il Team Bahrain respinge le accuse di doping

Il direttore generale della squadra araba, Minar Erzen, ha risposto così ai sospetti del quotidiano Le Parisien: “Non mi interessa quello che ha dire un direttore sportivo, può dire quello che vuole. Noi stiamo facendo il nostro lavoro, abbiamo investito in questa squadra, nei corridori, negli allenatori, i ritiri, l’alimentazione. Tutto. I risultati dovevano arrivare. Non so che tipo di sospetti ci siano. Stiamo continuando il lavoro iniziato lo scorso anno da Rod Ellingworth, che ci ha insegnato molto, e posso essere sicuro al 110% che stiamo lavorando secondo le regole. Non c’è bisogno di spiegare a nessuno, abbiamo gli stessi controlli antidoping delle altre squadre, forse di più, e se qualcuno viene da noi per un controllo siamo sempre aperti al riguardo”. 

 

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