Nell’undicesima giornata di serie A pochissimi gli episodi da evidenziare. Il più importante avviene al Bentegodi con Balotelli oggetto di cori razzistiFinalmente una giornata decisamente positiva sia per gli arbitri e sia per il VAR. La nota stonata e da condannare, sono ancora una volta i cori razziali da individui che con il calcio non hanno niente a che vedere. Come debellare questo sporco e ignobile problema? Non basta certamente fermare il gioco e fare proclami e annunci, occorre una vera presa di posizione da parte di tutti gli addetti ai lavori a cominciare dalle società, dalle forze dell’ordine e dal sistema calcio. Migliaia sono i tifosi che entrano in uno stadio ma solo pochi, anzi pochissimi, sono quelli che hanno comportamenti diciamo razziali. Personalmente sono convinto che il loro problema è solo quello di apparire. Ormai siamo tutti video sorvegliati come lo sono gli spalti degli stadi e quindi è anche facile beccare questi imbecilli e punirli come prevede la legge, punire loro e non le società, quest’ultime solo in caso di omissione. Non generalizziamo pensando che Verona, Roma, Torino, Napoli ecc. sono città razziste; per pochi imbecilli non si condanna una comunità e pensare che il calcio sia malato, quelli malati sono loro, i frustrati. ROMA - NAPOLI (2-1): Arbitro Rocchi di Firenze (Meli - Peretti), IV° Abbattista, VAR: Aureliano, AVAR: Lo Cicero. La Roma per lunghi tratti domina gli azzurri piuttosto spenti che solo nel finale hanno una reazione per non soccombere. I giallorossi conquistano meritatamente i tre punti. Buona la direzione dell’arbitro fiorentino ben supportato dal VAR. 25’: Callejon commette un ingenuo fallo di mano, forse dimenticando che si trova dentro la propria area. Lo spagnolo controlla con il braccio sinistro un ingenuo pallone. Aureliano invita Rocchi al VAR che controlla personalmente: il fallo è netto come il giusto penalty che Kolarov si fa parare dallo splendido Meret. 54’: ancora un rigore per i giallorossi, anche questo netto. Non c’è assolutamente motivo di andare al VAR. Mario Rui allarga il braccio destro per contrastare il cross di Pastore. Veretout realizza il penalty che Meret aveva intuito anche questa volta. BOLOGNA - INTER (1-2): Arbitro La Penna di Roma 1 (Passeri – Cecconi), IV° Marinelli, VAR: Valeri, AVAR: Del Giovane. Non basta un gran bel Bologna per conquistare almeno un punto in classifica. l’Inter con tanta difficoltà riesce a rimontare e ancora una volta a rimanere ad un punto della Juventus grazie a un rigore nei minuti di recupero. La Penna dirige bene una gara non semplice. Non mi soffermo sulle reti annullate ai milanesi perché sono corrette le decisioni di Passeri. Due gli episodi da analizzare. 47’: sul vertice della linea che delimita l’area di rigore rossoblù, l’austriaco Lazaro tenta una veronica, Bani lo affronta e sembra colpire il pallone ma anche parte della caviglia. Un intervento al limite e se l’arbitro avesse fischiato il penalty c’era poco da dire. 89’: Lautaro in possesso di palla è dentro l’area di rigore felsinea, viene affrontato da Orsolini che lo tocca sul piede di appoggio, La Penna è a meno di 2 metri dall’episodio e non ha dubbi nel concedere il penalty e in silent check Valeri conferma. Ingenuo Orsolini, ma il fallo c’è. Lukaku realizza. TORINO - JUVENTUS (0-1): Arbitro Doveri di Roma 1 (Giallatini - Tegoni), IV° Guida, VAR: Maresca, AVAR: Carbone. La Juventus doma il Toro con una rete di De Ligt al 70’ dopo un derby a tratti nervoso ma Doveri ha tenuto egregiamente tutti a bada. Un solo episodio, ancora protagonista il difensore olandese bianconero De Ligt. 11’: lunga rimessa laterale di Rincon, il pallone termina nei pressi dell’area di porta bianconera e Belotti tocca di testa, il pallone termina sul braccio destro dell’olandese che tenta di togliere l’arto dalla traiettoria. Doveri in campo e Maresca al VAR vedono e decidono per la non volontarietà e fanno bene. Non si ricade nell’errore di Lecce. ATALANTA - CAGLIARI (0-2): Arbitro Abisso di Palermo (Colarossi – Di Iorio), IV° Rapuano, VAR: Orsato, AVAR: Di Paolo. Dea irriconoscibile in casa e il Cagliari domina e stravince la gara al Gewiss Stadium. Il palermitano Abisso dirige con autorevolezza e decide correttamente gli episodi che si sono verificati in campo. Al 39’ forse manca un giallo in occasione dell’espulsione di Ilicic al greco Lykogiannis e anche per il difensore sarebbe scattato il secondo giallo e quindi l’espulsione dal campo. Dopo un contrasto nei pressi della linea laterale e con il pallone ormai fuori dalle linee perimetrali, il difensore greco alza un po’ il gomito colpendo, non in modo violento, il volto dello sloveno. Quest’ultimo reagisce scalciando il cagliaritano e all’arbitro non rimane altro che espellerlo dal terreno di gioco.GENOA - UDINESE (1-3): Arbitro Pasqua di Tivoli (Mondin - Baccini), IV° Maggioni, VAR: Nasca, AVAR: Bindoni. Dopo due prestazioni positive, nonostante la sconfitta nel finale con la capolista, il Genoa di Thiago Motta non si ripete e perde a Marassi l’intera posta contro un Udinese gagliarda. L’arbitro della sezione di Tivoli si sta egregiamente riprendendo dopo un inizio di stagione non dei migliori. Anche questa gara non offre episodi di rilievo. LECCE - SASSUOLO (2-2): Arbitro Ros di Pordenone (Ranghetti - Gori), IV° Giua, VAR: Banti, AVAR: Longo. Quarto pareggio consecutivo del Lecce che si fa recuperare due volte dagli emiliani che conquistano  meritatamente il primo punto in trasferta. Gara ben diretta dall’arbitro friulano Ros, sempre puntuale nei suoi interventi. Nulla da segnalare in questa gara. HELLAS VERONA - BRESCIA (2-1): Arbitro Mariani di Aprilia (Fiorito - Schenone), IV° Serra, VAR: Massa, AVAR: Galetto. Non una gara facile per Mariani al Bentegodi, nervosa e bella nello stesso tempo ma che l’arbitro ha tenuto bene. Hellas che con questo successo si trova in un posto in classifica insperato ma meritato. L’unica sbavatura la crea l’assistente Fiorito che al 32’ convince il direttore di gara a decretare un calcio di rigore e ammonire il difensore bresciano Mangraviti per fallo su Salcedo. Fiorito vede malissimo, ma Massa al VAR no e invita Mariani all’on field review che revoca rigore e provvedimento disciplinare. Il difensore colpisce nettamente il pallone con il piede sinistro ed inoltre l’intervento è fuori dall’area bresciana. 55’: Balotelli in possesso del pallone nei pressi della linea di fondo campo, quasi sull’area d’angolo, improvvisamente prende il pallone con le mani e lo scalcia indirizzandolo con rabbia verso gli spalti, perché? Perché veramente non se ne può più che a causa di 4 DEFICIENTI FRUSTRATI, che non sono degni di stare in una società civile e quindi dentro uno stadio, si debbano sentire dei cori razzisti indirizzati a chi ha una pelle diversa dalla loro, ma sono anche convinto che questi individui non sono assolutamente tifosi ma solo dei personaggi che niente hanno a che fare con lo sport, con il calcio e con i tifosi veri, quindi facilmente individuabili ed emarginati. La gestione di Mariani è stata esemplare. Vero è che per regolamento il comportamento di Balotelli doveva essere ammonito, ma prima di essere arbitri occorre essere uomini e l’uomo in questo caso ha compreso l’episodio. Bravo Mariani. FIORENTINA - PARMA (1-1): Arbitro Pairetto di Nichelino (Vivenzi - Vecchi), IV° Prontera, VAR: Fabbri, AVAR: Valeriani. Un bel Parma, micidiale in contropiede fa soffrire al Franchi la Fiorentina che alla fine riesce ad agguantare il giusto pareggio. Pairetto dirige la sua gara senza patemi d’animo….finalmente. MILAN - LAZIO (1-2): Arbitro Calvarese di Teramo (Costanzo – Alassio), IV° Sacchi, VAR: Manganiello, AVAR: Paganessi. Nonostante una buona prestazione sul lato agonistico, ma non tecnica, il Milan soccombe in casa contro una Lazio più concreta e nettamente superiore nella qualità dei suoi giocatori. Ancora tanto lavoro per Pioli, mentre i biancocelesti sono a ridosso della zona che conta. Calvarese dirige bene una gara non facile e i vari episodi che si sono avuti durante la disputa sono stati ben giudicati grazie anche l’apporto dei suoi collaboratori. SPAL - SAMPDORIA (0-1): Arbitro Chiffi di Padova (Liberti - Capaldo), IV° Minelli, VAR: Piccinini, AVAR: Preti. Dopo una partita quasi alla camomilla, al Mazza di Ferrara la paura di perdere era tanta, la Sampdoria trova i 3 punti al 1’ di recupero oltre al 90° con Caprari. Vittoria che non deve assolutamente far credere che i liguri sono in ripresa, ma è stato solo un colpo di fortuna. La Spal invece si ritrova in fondo alla classifica insieme al Brescia, ma i lombardi devono ancora recuperare una partita contro il Sassuolo. L’arbitro Chiffi dirige sufficientemente una gara priva di episodi da sottolineare.
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