L'accaduto 

Il giocatore era a bordo del van che stava portando lui e sua moglie verso l'Hotel Parker, albergo presso il quale la coppia attualmente risiede, quando ad un certo punto una coppia di malintenzionati ha disintegrato il vetro del mezzo puntando la pistola in faccia al giovane brasiliano che non ha potuto far altro che consegnare ai malviventi l'orologio.

Dopo il fatto David Neres si è immediatamente fatto portare presso una stazione di Polizia dove ha denunciato l'episodio; una volta tornato all'Hotel Parker il brasiliano è stato accolto da una grande folla che gli chiedeva autografi, ignara di tutto quello che fosse successo.

David Neres
David Neres

Calciatori rapinati a Napoli, una lunga e triste storia

Napoli non è una città come le altre, questo vale per la passione della sua gente come per la stessa storia del capoluogo campano.

La storia di Napoli, però, non riguarda solo il regno borbonico e tutte le contaminazioni culturali che la città alle pendici del Vesuvio ha ricevuto nel corso dei secoli, ma riguarda anche una importante storia di criminalità, soprattutto se si guarda all'ultimo secolo e mezzo.

Non è un segreto che a Napoli la presenza della Camorra sia tutt'oggi massiccia e che, organizzazioni criminali o meno, episodi come quello accaduto a David Neres ormai si registrino ciclicamente nella città partenopea.

Ma partiamo con ordine: nel 1989 ci fu una grande rapina messa in atto da coloro che gestivano la criminalità del rione Sanità ai danni della Banca della Provincia di Napoli che oltre al furto di una cifra esorbitante vide anche il furto del Pallone d'Oro vinto pochi anni prima da niente di meno di Diego Armando Maradona.

Parlando di episodi pressoché identici a quello che ha coinvolto David Neres ce ne sono stati a bizzeffe e hanno visto come vittime giocatori ben più legati alla maglia azzurra e alla città di Napoli rispetto al neo acquisto brasiliano, come riporta un articolo del 2019 della Gazzetta dello Sport.

Nel corso degli anni sono stati oggetto di rapine a mano armata Marek Hamsik, Jose Maria Callejon, Gonzalo Higuain, Dries Mertens, Marcelo Zalayeta, Camillo Zuniga, Valon Behrami e addirittura pure il “figlio di Napoli” Lorenzo Insigne.

Per la maggior parte dei giocatori colpiti il modus operandi è stato pressoché identico, con gli atleti azzurri che si sono visti spesso puntare addosso la pistola con la richiesta di consegnare orologi piuttosto che braccialetti di lusso.

Inutile dire quanto questi episodi siano deprimenti, la città di Napoli offre tante bellissime cose, purtroppo però ha anche questo lato oscuro che sembra molto difficile da debellare…

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