Caso Plusvalenze Juve, il retroscena: "Spunta un’operazione con la Roma tecnicamente attaccabile"
A soffermarsi sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il club bianconero è stato anche Alessandro F. Giudice, analista economico del Corriere dello Sport
Il caso Plusvalenze che ha coinvolto la Juventus è ormai all'ordine del giorno. A soffermarsi sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il club bianconero è stato anche Alessandro F. Giudice, analista economico del Corriere dello Sport, che ha rilasciato un'intervista ai microfoni di "Un calcio alla radio": "Tutte le aziende devono preparare bilanci e ci sono varie tecniche nazionali e internazionali per farlo. Ci possono essere difformità tra quelli nazionali e internazionali. La Juventus, essendo quotata, è obbligata ad utilizzare i principi contabili internazionali che sono un po’ più restrittivi. Ad esempio, il cartellino di un calciatore non può essere scambiato con un altro cartellino senza denaro attribuendo un valore arbitrario".
Giudice ha poi aggiunto: "Non c’è alcun dubbio, dunque, che la Juventus abbia violato questa norma. Altri club potrebbero fare questo tipo di scambio: è qui la difformità. Anche la Roma che è una società quotata ed ha i bilanci secondo i principi contabili internazionali ha compiuto l’operazione Spinazzola-Pellegrini, proprio con la Juventus, nel 2019. Anche questa sarebbe tecnicamente attaccabile, ma quella fu un’operazione occasionale, perché la Roma fece, quell’anno, 130 milioni di plusvalenze vere".