Scrivere oggi è doloroso, non sappiamo nemmeno da dove cominciare. Fa molto male dover dire addio ad una nostra collega, ma è doveroso farlo.

Ludovica Carlucci aveva 33 anni, ma combatteva da un anno contro un male terribile. Nata in Abruzzo, laureata in Lingue ha seguito la sua più grande passione: il calcio.

Le piaceva fare ogni tipo di sport, per questo diventare una giornalista sportiva per lei è stato semplice e noi, credendo molto in lei, le abbiamo sempre dato carta bianca. 

Ludovica era per noi una grande amica e collega, sempre attiva, pronta a raccontare, scrivere e mettersi in gioco. Viveva la vita a mille, con gioia e con il sorriso, con la battuta pronta, ma preparata, professionale e mai sopra le righe.

Aveva una buona parola per tutti, incoraggiava noi colleghi e ci spingeva sempre oltre. Qualsiasi progetto noi le mettevamo davanti, era entusiasta. Amava la vita, si godeva ogni secondo.

Dopo aver ottenuto il tesserino da giornalista, ha iniziato a girare gli stadi. Ha seguito anche diverse partite del Bologna. Aveva grande fame di calcio.

Ragazza dal cuore d’oro, umile, dolce e altruista, Ludovica era un valore aggiunto in tutti i sensi: le redazioni per le quali ha lavorato la ricordano per la sua competenza, il modo impeccabile di commentare le partite così come le prestazioni individuali dei calciatori.

Impressionante la sua capacità di adattamento alle situazioni complesse che caratterizzano il mondo del giornalismo, in termini di stesura e tempestività. Dava sicurezza e tranquillità a tutti per via della sua bella personalità.

Ludovica aveva sempre voglia di migliorarsi ed aggiornarsi in ambito calcistico e non solo. Infatti, la giornalista abruzzese amava il tennis, altra sua grande passione oltre al calcio e che spesso la spingeva ad essere presente alle Internazionali di Roma.

E' cosi che ha combattuto la sua malattia fino al suo 90esimo minuto: con il sorriso, senza farlo pesare mai a nessuno di noi.

Ludovica Carlucci e la passione sfrenata per il Napoli: quello scudetto tanto sognato

Ludovica Carlucci però, aveva una grande passione: il Napoli. Per questo spesso partiva da Chieti con il suo zaino stracolmo di appunti e seguiva ogni partita dei suoi beniamini. Dava voce ai tifosi, il Maradona era diventato casa sua. Amava ogni vicolo della città. Si fermava con tutti a parlare del Napoli e tifava come non mai.

Ludovica carlucci a napoli
Ludovica carlucci

Nella stagione Serie A 22/23 ha visto da vicino gli azzurri di Luciano Spalletti vincere lo scudetto. In faccia le si leggeva la felicità. Da grande tifosa azzurra, infatti ha collaborato anche con altre testate napoletane, come Napolisera e Napolipiù che nei giorni scorsi l'hanno ricordata ed omaggiata.

I colleghi de Il Pallone Gonfiato salutano Ludovica Carlucci

Ludovica ci ha lasciati sabato 21 dicembre, dopo aver lottato come non mai, contro un mostro più grande di lei, ma mettendocela tutta fino alla fine della sua partita più importante.

Ieri 23 dicembre nella sua Chieti si sono celebrati i funerali. Un dolore che ci ha travolti perché Carlucci per alcuni di noi è stata più di un'amica. E' stata famiglia. Ci mancherà tanto questa penna eccellente, ma mancherà soprattuto a chi ha avuto l'onore di poterla avere nella propria vita. Un foglio bianco che nessuno mai potrà riempire. 

Alla mamma Anna Maria, al papà Rocco e a tutta la famiglia, mandiamo il nostro abbraccio e le nostre più sentite condoglianze. 

Continueremo il nostro lavoro in sua memoria, prenderemo esempio da lei cercando di trasmettere a tutti voi, la sua passione ed entusiasmo.

Ciao Ludo.

La tua redazione.

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