Agroppi distrugge top club Serie A: “Arroganti che abolirono retrocessione per non andare in B”
L’ex giocatore del Torino ed ex tecnico della Fiorentina, rilasciò le seguenti parole sulla Juventus
L’ex allenatore della Fiorentina e calciatore del Torino, Aldo Agroppi, rilasciò le seguenti dichiarazioni durissime nei confronti della Juventus alcuni anni fa, dove criticò la dirigenza Agnelli, per poi passare all’ex tecnico bianconero Lippi. Allenatore da lui mai gradito per via di alcuni trascorsi passati, quando Agroppi militava nel Torino da calciatore e Lippi nella Sampdoria.
Le parole al veleno di Agroppi sulla Juventus
L’ex granata e Fiorentina non ha mai gradito la Juventus e le sue critiche nei confronti dei bianconeri, hanno sempre fatto molto discutere. Ecco un estratto delle sue parole, rilasciate a Il Corriere Fiorentino:
“La Juventus è sempre stata un misto di arroganza, potere, di forza da tirare fuori sempre al momento giusto. Per decenni si sono crogiolati con la storia di non essere mai retrocessi ed invece era una balla colossale perché nel 1913 arrivarono ultimi nel loro girone, con appena una vittoria, un pareggio e ben otto sconfitte. Solo che guarda caso con un’abile opera diplomatica fecero in modo di abolire proprio in quell’anno le retrocessioni e pensare che ancora non erano arrivati gli Agnelli…”
Agroppi racconta un aneddoto sui bianconeri e il difficile rapporto con Lippi
Agroppi racconta poi altre curiosità relative ai bianconeri, soffermandosi pure sulla sua rivalità accesa con Marcello Lippi. Tecnico che ha fatto la storia della Juventus e del calcio italiano. Ecco le sue parole al veleno: “Nel 1972 facemmo con Giagnoni un grande campionato, eravamo in volata con loro quando Barbaresco a Genova contro la Sampdoria mi annullò un gol regolare e così perdemmo lo scudetto. Poi c’è stato Lippi, che da allenatore bianconero, non sopportando le mie critiche, fece una cosa scorrettissima nei miei confronti usando il suo potere per farmi smettere di lavorare in Rai. Non era più lo stesso allenatore che prima di arrivare a Torino mi chiedeva informazioni sui giocatori…”