Juric: "Roma? Non so chi far giocare. Sul mercato voglio certezze, altrimenti è la fine"
Il tecnico scaligero ha tracciato il bilancio di questo inizio di stagione, tra forma fisica e mercato
Alla vigilia del debutto in campionato contro la Roma, il tecnico del Verona Ivan Juric ha parlato delle insidie che riserverà la sfida di domani sera: "È una situazione difficile, domani saremo in emergenza, non so chi far giocare. Sapevamo che avremmo dovuto prendere tanti giocatori e che non sarebbe stato facile. Noi come società siamo visti diversamente rispetto all'anno scorso, e questo porta difficoltà. Ieri è arrivato Barak, oggi penso che Favilli sarà all'allenamento. Bisogna lavorare, non puoi buttarli dentro così. Poi ci vuole tempo, anche chi è arrivato a inizio ritiro fisicamente è molto sotto. Non arrabbiato, capisco le difficoltà. Penso che la società abbia lavorato tanto, ma abbiamo trovato situazioni che sono andate come non volevamo che andassero. Sono preoccupato per domani, per l'Udinese, per Parma, perché chi è arrivato è lontano da una forma accettabile. Abbiamo solo quattro o cinque giocatori con una forma accettabile. Abbiamo messo cose buone, ma ci manca qualcosa per concludere, e qualcuno deve uscire. Poi ci metteremo a lavorare". Poi, sulle trattative di mercato che animeranno i prossimi giorni, il tecnico scaligero ha puntato gli obiettivi: "Sulle fasce siamo a posto. L'attacco è completamente scoperto, sono andati via in tanti. In mezzo siamo abbastanza a posto, e dietro sono preoccupato, perché Dawidowicz ad esempio non riesce a riprendere bene e non mi dà tempo di far crescere i nuovi. Pessina? È fattibile, il problema è che è infortunato. Ci vuole tempo, ma siamo molto attaccati a lui, a livello umano e come calciatore. Ha il nostro spirito, e vogliamo che torni. E anche lui vuole tornare a tutti i costi. Le mie richieste sul mercato devono essere soddisfatte, sennò è la fine. Se fai un mercato in uscita di un certo tipo devi fare un mercato in entrata all'altezza. I giocatori li sceglie D'Amico in base alle caratteristiche, poi ovviamente dobbiamo essere tutti d'accordo. Dall'inizio sapevamo dove dovevamo migliorare. Sennò rimani come prima, con giocatori che sanno quello che devono fare, ma senza miglioramenti".