La giornalista toscana Greta Beccaglia, vittima lo scorso 21 novembre in occasione di Empoli-Fiorentina di essere stata palpeggiata da un tifoso all'esterno dello stadio “Castellani” di Empoli, è tornata a parlare della vicenda che tristemente l'ha resa protagonista in una lunga intervista rilasciata alla rivista “Grazia”.

 

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Greta Beccaglia, ecco le sue dichiarazioni rilasciate alla rivista “Grazia”

“Sono felice che sia stato messo un punto alla vicenda anche se mi stanno insultando tutti sui social, come se io avessi commesso qualcosa di sbagliato, ma non è così. Purtroppo, come già un anno fa, quando è successo il fatto, anche ora sono travolta da insulti terribili. Quel che è peggio è che molti arrivano da donne. Dicono che ho rovinato la vita a quest'uomo”.

 

"Ma io gli ho solo detto che quello che stava facendo non andava bene… Ho solo fatto capire che stava violando il mio diritto a non essere molestata e infastidita mentre stavo lavorando. Sentenza? So che le sentenze non vanno commentate, ma mi sento felice. Ora posso respirare. Ordine dei giornalisti e Associazione della stampa mi sono stati vicini e li ringrazio. Se arriveranno i soldi del risarcimento verranno devoluti a favore di un’associazione che si occupa di contrasto alla violenza sulle donne".

 

 

"Non volevo dirlo ma, visti i messaggi che ricevo, voglio che si sappia…Dicono che mi sono fatta pubblicità e che ho preso dei soldi. È tutto falso. Anzi, è stata molto dura. Non è normale che un uomo si senta autorizzato a toccarti, a molestarti. Spero che dopo questa vicenda i ragazzi tengano le mani in tasca".

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