Attraverso un’intervista al Financial Times Magazine, Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha parlato di diverse questioni:

Sulla famiglia Agnelli - La Juventus è quotata alla Borsa di Milano. Il prezzo delle azioni del club è sceso di circa un terzo nei giorni successivi alla notizia dell’indagine (della Covisoc, ndr). Commisso dice che se gli stessi eventi si fossero verificati in una società quotata negli Stati Uniti, gli azionisti che avevano subito perdite "farebbero causa a quei figli di p*****a (utilizza “motherfuckers” in inglese, ndr), scusate il linguaggio”. 

Sul confronto con gli altri presidenti in Italia - "Perché chi altro ha fatto quello che ho fatto io in Italia? Vuoi che li elenchi? Non gli Agnelli. Il nonno, forse, non i nipoti. Non Gordon Singer al Milan. Non quel ragazzo alla Suning. Usano i soldi degli altri”.

Su Dusan Vlahovic - “è cresciuto qui e dovrebbe essere riconoscente, qualunque cosa accada, al club che lo ha portato dove è”. 

Poi torna sulla sua battaglia contro un certo modo di agire dei procuratori, schierandosi al fianco del presidente della Fifa, Gianni Infantino. “Più vivo in questo sport folle, più mi rendo conto di quanto sia incasinato”. I tifosi mi amano, ma fino a un certo punto. Quel punto è la misura in cui ‘vinco e spendo soldi”. 

Sulla burocrazia i Italia - “In questo paese la schifosa burocrazia mi sta facendo diventare pazzo.”

Sullo stadio Franchi - “Per competere con le prime 20 squadre in Europa dobbiamo raggiungere, in un modo o nell’altro, gli stessi livelli di entrate. Come ci arriviamo? Attraverso i ricavi dello stadio”.

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