Martinelli: "All'Italia manca una legge che definisca cosa è sport"
Una chiacchierata tra diritto e sport con l'avvocato bolognese Guido Martinelli, uno dei riferimenti italiani del diritto sportivo e del terzo settore
- di Alberto Bortolotti -
La bozza del programma di governo sottoscritta da Movimento 5 Stelle e Lega prevede, per quanto riguarda lo sport, un ulteriore decremento della pressione fiscale. Ciò al fine di migliorare la tutela dello sport dilettantistico e di base. Su questi temi abbiamo sentito l'avvocato Guido Martinelli, bolognese, uno dei massimi esperti italiani del diritto sportivo e del terzo settore.Come è la situazione delle leggi sul terzo settore, e dello sport in particolare? "La riforma del terzo settore, introdotta nel nostro ordinamento con la legge 106/16, è entrata definitivamente in vigore con la pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, del decreto legislativo 117/17 recante il codice del terzo settore, il tre agosto dell’anno scorso. Detto corpus normativo rinvia a una serie di ulteriori decreti applicativi (circa 40) in gran parte non ancora emanati. In più si segnala che viene prevista la possibilità di emanare un decreto correttivo, entro un anno, che potrà modificare anche in maniera rilevante il contenuto della riforma nel frattempo approvata. Si segnala anche che non tutto il codice in esame è pienamente in vigore. Infatti il titolo X, recante l’importante nuova disciplina fiscale, entrerà in vigore solo dal periodo di imposta successivo alla messa a regime del registro unico nazionale del terzo settore, presumibilmente primo gennaio 2020". Quali sono le scadenze? "A questo punto si attende il testo del decreto correttivo che dovrà essere pubblicato entro il 3 agosto prossimo. Al momento esiste un testo che è stato approvato in prima lettura dal Governo e trasmesso al Parlamento, dove attualmente giace, per raccogliere i pareri consultivi delle competenti commissioni parlamentari e della conferenza Stato Regioni. Dovrà poi essere di nuovo trasmesso al consiglio dei Ministri che potrà accogliere o meno le segnalazioni emerse nel percorso parlamentare e provvedere al varo ufficiale con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale". Cosa ci si attende dal nuovo Governo? "Al momento “non” essendoci ancora il governo è ovviamente prematuro poter rispondere. Si può solo segnalare che la legge delega fu a suo tempo approvato con il voto contrario della Lega e del movimento 5 stelle. E’ pertanto presumibile che si giunga ad un momento di ulteriore riflessione e attesa sui contenuti della riforma". Cosa occorrerebbe per rilanciare il movimento sportivo italiano? "Una legge quadro che ci dicesse cosa è sport (infatti non abbiamo una definizione di sport nel nostro corpus normativo), cosa è “dilettantismo” (anche qui manca una norma che ne individui l’oggetto e che consenta di distinguere correttamente tra chi opera effettivamente in modo volontario nello sport, da agevolare, rispetto a chi ci lavora che dovrà rispettare tutte le regole di qualsiasi altro mercato del lavoro".
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