Moggi attacca due miti dell’Inter: “Uno fece una cosa vergognosa, l’altro dovrebbe stare zitto”
Durante l’ultima puntata di Juventibus su Twitch, l’ex dirigente della Juventus ha criticato due miti nerazzurri
Luciano Moggi ha attaccato due miti della storia dell’Inter durante l’ultima puntata di Juventibus via Twitch. L’ex dirigente bianconero ha criticato duramente l’ex tecnico nerazzurro Gigi Simoni e l’ex portiere Francesco Toldo. Ecco le sue parole al veleno, raccolte per voi da Il Pallone Gonfiato:
“Portai Simoni all’Inter di Moratti, che non sapeva neanche chi era. Praticamente diventò l’allenatore dell’Inter. Vedere la reazione di Simoni in quella partita (1997/98, ndr)...come allenatore della squadra avversaria mi poteva pure star bene, ma nei riguardi miei...una cosa vergognosa. lo portai dalla Serie C alla Serie A, e che si rivoltasse in quella maniera mi diede un fastidio enorme. Poi le continue dichiarazioni che ha fatto dopo quando ci sono state regolarmente le partite con l’Inter, sempre. Era in prima pagina con le sue dichiarazioni. Sono queste le cose che non stanno bene nel calcio, cerchi di aiutare una persona, lo porti in certi momenti che non avrebbe mai avuto e poi questo qui ti si rivolta contro come se fossi stato un nemico suo (...). La sua reazione non mi è proprio piaciuta, io mi comporto in maniera diversa. Non considero nemici gli avversari, c’è da vincere una partita, ma mi comporto diversamente da chi ho ricevuto qualcosa d’importante. Sono dispiaciuto perché ho visto delle cose che non farei mai. Protestare per un qualcosa che praticamente ritieni valido ok, un conto è invadere il campo”
Poi la stoccata a Toldo: “Toldo nel 2004 fece delle dichiarazioni dopo un Inter-Juventus. Disse ‘ci hanno tolto...’, cosa gli hanno tolto? Niente. Lui non sapeva quella che era successo prima della partita. Due giorni prima del sorteggio della squadra, ha telefonato il presidente federale al designatore Bergamo e gli chiede ‘chi è stato designato per questa partita?’. Rodomonti. Carraro gli disse ‘digli che non faccia favori alla Juventus’. Detto dal presidente federale è un diktat. Il designatore non parla subito con l’arbitro, ma ci parla due ore prima della partita. Poi gli dice ‘attenzione, si fa presto ad andare su e poi giù. Dunque fare il furbo’. Toldo doveva essere espulso nel calcio di rigore che ha provocato, non fu espulso (...). La partita finì 2-2. I giocatori quando parlano non sanno neppure quello che è successo all’esterno di una partita e farebbe bene a stare zitto, e sarebbe meglio che stessero zitti (Interisti, ndr)”