Fiorentina-Juventus, pres. Toscana: "Mi aspettavo una maggiore sensibilità"
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si è scagliato contro la Serie A dopo il mancato rinvio di Fiorentina-Juventus.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha espresso il suo disappunto riguardo alla decisione della Lega Serie A di non rinviare la partita tra Fiorentina e Juventus dopo l'alluvione che ha colpito Campi Bisenzio e alcuni comuni della provincia di Prato.
In un'intervista a Radio Roma Sound, Giani ha dichiarato di aver sperato in una maggiore sensibilità da parte della Lega, specialmente considerando che l'amministratore delegato, Luigi De Siervo, è fiorentino.
Il presidente della Regione Toscana si è espresso così sul mancato rinvio di Fiorentina-Juventus
Secondo quanto riferito dai ministri Piantedosi e Abodi, la Lega Serie A ha ignorato le richieste di rinvio della partita nonostante le condizioni eccezionali causate dall'alluvione.
Giani aveva precedentemente chiesto pubblicamente di sospendere la partita per motivi di opportunità, anche se non aveva alcuna competenza in materia.
Il presidente ha elogiato l'iniziativa dei tifosi della curva Fiesole, che hanno scelto di non assistere alla partita per aiutare nelle operazioni di pulizia e recupero dopo l'alluvione.
Ha sottolineato l'importanza della Fiorentina come simbolo di Firenze e ha evidenziato il forte senso d'identità che lega la squadra alla città.
“Sì, mi aspettavo una maggiore sensibilità, tant’è vero che pur non avendo nessuna competenza in materia, mi ero esposto pubblicamente perché per motivi di opportunità fosse sospesa la partita. Io ritengo che i ragazzi della curva Fiesole abbiano dato un grande esempio di testimonianza di valori e di come la loro aggregazione, il loro entusiasmo non sia rivolto solo al tifo per la squadra del cuore".
Giani ha poi aggiunto: "La Fiorentina è Firenze e Firenze è la Fiorentina, la nostra è una di quelle città che non hanno due squadre quindi vi è un senso d’identità fortissimo nella Fiorentina come espressione dei valori e della cultura di Firenze. I ragazzi non andando alla partita per andare a spalare il fango, hanno dato una ricchezza di testimonianza che qualcun altro invece non ha dato".