Covid-19, Paz: "Prima hanno scherzato con il virus, poi è arrivata la paura"
Nehuén Paz ammonisce: "Ora nessuno scherza più sul virus. Tornare ad allenarsi sarebbe una follia. La salute è più importante degli interessi economici"
Intervistato dal Corriere dello Sport, Nehuén Paz, giocatore del Bologna attualmente in prestito al Lecce, ha espresso il proprio parere su quanto avvenuto in Italia nell’ultimo periodo. “Qui hanno scherzato con il virus e dopo si è cominciato ad avere paura – ha tuonato il difensore argentino - Non ci alleniamo da due settimane e ora nessuno ci scherza più sopra. Passati i giorni, dopo che si sono cominciati a contare i morti, la gente ha iniziato a rendersi conto, specie da quando il Governo ha imposto di restare tutti a casa”. Paz ha analizzato, successivamente, le differenze tra Nord e Sud Italia, confrontando lo stato dell’emergenza a Bologna con quello presente a Lecce: “A Bologna ci sono più problemi rispetto a quel che accade qui. Ora vivo in un appartamento in una zona centrale di Lecce e non vedo nessuno in giro, la gente non esce. Il supermercato e la farmacia sono aperti: solo qui ci sono code per entrare. L’unica soluzione per battere il virus è restare in casa propria”, motivo per cui, proiettandosi nel mondo del calcio, “tornare ad allenarsi sarebbe una follia: la ripresa dei training sembra un qualcosa di non attuabile per fortuna; sicuramente nel calcio ci sono interessi economici importanti, ma io penso alla salute della gente”, ha evidenziato Paz prima di concludere il proprio intervento con una rivelazione: “Nessun giocatore giallorosso ha ravvisato i sintomi del Covid-19. Siamo in contatto quotidiano con lo staff medico. Ci chiedono ogni giorno di misurare la temperatura e di inviar loro i dati”.
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