Moggi ‘tradisce’ la Juventus: “Ero tifoso dell’Inter, tifai per loro fino a 40 anni ma poi conobbi…”
L’ex dirigente ha rilasciato le seguenti rivelazioni a 7 Gold
Intervenuto a 7 Gold, l’ex dirigente della Juventus, Luciano Moggi, ha rilasciato le seguenti parole clamorose sul suo passato da tifoso dell’Inter. Ecco le dichiarazioni di Moggi, raccolte da Il Pallone Gonfiato:
“Dov’ero quando l’Inter vinse con l’Atalanta 5-1 nel 1960? Non mi ricordo con precisione. A quei tempi lì ero tifoso dell’Inter. Ero amico di Herrera e si vi racconto una cosa di lui vi mettete a ridere. Quando facevano L’appello del martedì se ti ricordi, io ero al Torino e sono andato a Milano con l’autista. L’autista del Torino era 2 metri, Herrera era 1 metro e 70. Tutti e due avevano l’impermeabile bianco. Quando è finita la trasmissione, l’autista mio prese l’impermeabile di Herrera ma non gli entrava pure la manica. Lo portò comunque via e io durante la trasmissione che è andata avanti, ho detto ‘ragazzi, devo dirvi una cosa molto importante…è uno scoop e ve lo dirò alla fine della trasmissione’. Tutti aspettavano la fine della trasmissione e a Maurizio Mosca gli dissi di dire a Herrera di riportare l’impermeabile del mio autista, perché quello che si mette lui non gli entra neanche per la manica (…). Da ragazzino ero tifoso dell’Inter perché c’erano giocatori che mi piacevano, poi dopo ho conosciuto i dirigenti dell’Inter e ho smesso di essere tifoso. Ho dei tifosi dell’Inter a cui sono affezionato, come Ignazio La Russa. Lo stesso Moratti che adesso fa delle dichiarazioni magari anche fuori luogo, però non fu lui l’artefice di alcune cose che sono successe. Il suo difetto fu quello di lasciare stare. Sono stato tifoso dell’Inter fino a 40 anni. Adesso tifo per chi sa lavorare. Marotta è stata la più grande perdita della Juventus. Se gli davano retta, Cristiano Ronaldo non sarebbe venuto alla Juventus e il debito non c’era. Ausilio sta dimostrando di essere uno di valore. È l’accoppiata migliore di tutte le società di calcio”