De Leo: “Dominguez giocatore eclettico, a Torino ci sarà”. Skov Olsen: “Prediligo giocare a destra”
Emilio De Leo e Andreas Skov Olsen sono intervenuti in conferenza alla vigilia della sfida di domani pomeriggio all’Olimpico Grande Torino contro i granataDe Leo: “Penso di trovare un Torino in fiducia. Loro sono reduci dalla grande prestazione di Roma e dal passaggio del turno in Coppa Italia. Lavoreranno tanto di atletismo, noi dobbiamo mostrare più voglia di loro e cercare di mettere in campo le nostre caratteristiche fatte di imprevedibilità. Sirigu si è lamentato del terreno di gioco? Non so se sia peggiorato il campo rispetto alla scorsa stagione. Quando ci giocammo lo scorso anno, la palla a terra scorreva bene. Penso che comunque dobbiamo fare il nostro gioco e credo non ci siano campi che possano metterci in difficoltà se facciamo quello che sappiamo fare. Il divorzio di Sinisa col Torino? Andrebbe chiesto a lui, io so che quando siamo andati via da li c’era un forte senso di scoramento da parte della squadra. Rammento le manifestazioni di affetto e di stima che ancora oggi continuano a perdurare. I messaggi che ancora i ragazzi inviano al mister. Torino squadra fragile? Noi abbiamo studiato bene l’avversario, con squadre meno blasonate ha subito delle ripartenze. Noi dovremo andare li cercando di fare noi la partita e stare attenti alle loro transizioni. Cosa è mancato domenica contro la Fiorentina e cosa non deve ripetere il Bologna? E’ un fattore positivo che a Bologna squadre come la Fiorentina vengano a chiudersi. Dobbiamo certamente migliorare la velocità della palla, trovare più soluzioni in avanti. Ognuno deve prendersi più responsabilità nel tirare o nel dribblare. Orsolini si è preso quella responsabilità sulla punizione ed è quello che chiede Mihajlovic. Sicuramente dobbiamo aggiungere la capacità di riempire più l’area avversaria. Dominguez? Ha dimostrato di essere un giocatore eclettico, per noi può lavorare sia in zona centrale per dare equilibrio, sia in fase più offensiva. Medel non ci sarà ma abbiamo diverse soluzioni e l’aggiunta di Dominguez è positiva visto la sua buona tecnica e dinamicità. Se c’è qualcuno che pronuncia la parola Europa dentro lo spogliatoio? Sinceramente no, l’obiettivo è migliorare il risultato della scorsa stagione e credo che questo gruppo debba ancora esprimere al meglio le proprie potenzialità. Domani esame di maturità? L’anno scorso fu un’iniezione di fiducia importante, vincendo come abbiamo fatto ci ha dato una grande consapevolezza e ci ha detto che potevamo giocarcela con tutti. Quest’anno non so se sia un esame di maturità, i progetti si fanno settimana dopo settimana. Certamente dobbiamo dare continuità, dobbiamo solamente reagire ai momenti negativi. Dzemaili? E’ a disposizione, Dominguez sta bene, valutiamo la seduta di oggi e dopo esserci confrontati con Mihajlovic decideremo. Belotti? Lo stimiamo dal un punto di vista calcistico, è un trascinatore. Devi attenzionarlo per tutta la gara perché può essere letale in qualsiasi momento, dobbiamo raddoppiarlo e non lasciargli spazi. Sansone? A noi contro la Fiorentina è piaciuto, magari da un attaccante ci si aspetta sempre il gol. Lui sta bene, alcuni aspetti possono essere migliorati. In settimana si è fermato con il mister per i tiri in porta e le punizioni”. Skov Olsen: “I primi mesi sono stati buoni qui anche se l’inizio non è stato semplice. Il club si sta prendendo cura di me. Per quanto riguarda la mia posizione, prediligo l’esterno destro ma posso giocare anche in altre posizioni. So che da quella parte Orsolini sta giocando molto bene e con le prestazioni devo guadagnarmi la fiducia del mister. In Under 21 hai giocato grandi partite, cosa ti manca per essere quel giocatore? E’ vero, in Nazionale va benissimo. Quando torno a casa mi sento più a mio agio, ho segnato gol bellissimi. Qui in Italia è più difficile, ma mettendo nelle gambe minuti posso avere più fiducia nei miei mezzi e far vedere quello che dimostro in Nazionale. In Danimarca l’esterno d’attacco deve difendere come succede in Italia? No, qui non è come in Danimarca. Li avevo più libertà in attacco, in Italia si lavora in modo diverso e si sta più attenti alla fase difensiva”.
💬 Commenti