Dopo il ko contro il Genoa la Juve conquista tre punti pesantissimi, in una gara molto bloccata. Obiettivo scudetto sempre più vicinoMassimo risultato con il minimo sforzo. Nel pomeriggio dello Stadium è bastata una Juve al 60% per avere la meglio su un Empoli, che se avesse avuto un po' più di coraggio, poteva strappare anche qualche punto. Il ritorno dopo la sosta è sempre molto particolare. I bianconeri hanno faticato come spesso accade in queste circostanze. Una partita nata non sotto una buona stella, visto che nel riscaldamento Dybala si è fermato per un risentimento al polpaccio. L'argentino, aveva già accusato problemi durante il ritiro con l'albiceleste, e visto quanto occorso a Ronaldo, si è preferito evitare ulteriori rischi. Allegri un po' a sorpresa non opta per Kean, ma per Bentancur; 3-5-2 con Mandzukic e Bernardeschi avanti ed Emre Can arretrato in difesa. Il cambio di programma ha sicuramente mischiato le carte, modificando in parte gli atteggiamenti delle due squadre. Nel primo tempo i padroni di casa non sono riusciti a costruire azioni manovrate e il gioco è risultato lento. Da Cancelo e Alex Sandro non è arrivata la superiorità che ci si aspettava. Negli ultimi tempi i due esterni stanno attraversando un periodo non semplicissimo. Se per il portoghese però è soltanto un caso isolato, per il brasiliano invece è ormai una costante. L'ingresso di Spinazzola nella ripresa è servito a dare quantità al gioco sulla sinistra; tra l'altro l'ex atalantino predilige questa posizione, che gli ha permesso di esplodere con Gasperini  alll'Atalanta.La squadra di Andreazzoli, ispirata da qualche strappo di Krunic, per più di un’ora ha cercato di non svegliare la Juventus. Buone trame palla a terra, ma anche due esterni di fascia troppo timidi e imprecisi e una cronica mancanza di incisività. Risultato: Szczesny che non tocca il pallone con le mani se non per un’uscita nel recupero, anche se un destro di Krunic passa pericolosamente vicino al suo palo nel primo tempo. Un motivetto che nella ripresa è cambiato decisamente con i direttori di orchestra bianconeri: Pjanic e Bernardeschi,  sono stati capaci di alzare il ritmo delle giocate preoccupando e facendo arretrare l'Empoli. Il più attivo è stato il talento di Carrara che non ha trovato il gol in almeno tre occasioni, scheggiando una traversa e sbagliando spesso l'ultimo passaggio. Per trovare l'acuto vincente e decisivo la Juventus ha dovuto aspettare il 72', tre minuti dopo l'ingresso di Kean, con il classe 2000 bravo a sfruttare una sponda di Mandzukic e il movimento sbagliato di Dell'Orco per battere Dragowski. Continua il momento magico per il numero 18; il diamante grezzo bianconero sta incantando tutti a suon di gol, ma quello che sorprende maggiormente è la mentalità e la duttilità tattica di questo diciannovenne. Prossima tappa Cagliari. La gestione degli uomini sarà fondamentale per Massimiliano Allegri: 7 gare in 21 giorni si faranno sentire, ma soprattutto bisognerà arrivare al meglio nel doppio impegno in Champions e visto i vari infortuni non sarà semplice.
Calciomercato Bologna, due difensori sul taccuino di Sabatini
Papera Donnarumma! Alla Samp bastano Defrel e un primo tempo super

💬 Commenti