Bisogna saper perdere. Non sempre si può vincere. Prendiamo le parole di Caterina Caselli per ammettere la prima sconfitta stagionale di Bologna con Milano ( a parte le due partite già èperse con l'Armani ). A noi che siamo Basket City e che stiamo, forse, per aprire il Museo del basket non è venuta una idea geniale come quella che ha  avuto Golden Goose a Milano, presentando nell'ambito di una rassegna di alberi di Natale originali Golden Tree, una installazione collettiva" formata da 22 canestri realizzati con la collaborazione di alcuni street artist. Un albero perfettamente imperfetto, vissuto, attraverso il quale raccontare delle storie autentiche.  Un tributo alla cultura di strada alla quale da sempre Golden Goose si ispira ma anche un atto di amore verso la città meneghina. Al termine del periodo natalizio i canestri verranno donati." L'albero, che tanti hanno già visto, è, come da fotografia, davanti al Castello Sfoirzesco, dunque in un posto che garantisce grande visibilità. Il progetto globale di quel genio di Marco Balich. E presto parleremo anche del progetto artistico di Massimiliano Finazzer Flory

Il triste regalo di Roma

Bisogna saper perdere. Non sempre si può vincere. Riprendiamo le parole di Cristina Caselli per ammettere la sconfitta definitiva del basket in quel di Roma. Nessun albero di Natale con i canestri, anzi ...Spelacchio in piazza Venezia a testimoniare la rinuncia della Virtus romana a proseguire il campionato. Una sconfitta inevitabile ora, evitabilissima in estate quando si accettò l'iscrizione al campionato da parte di una proprietà che per mesi aveva dichiarato di non voler e nemmeno poter proseguire l'avventura. Adesso, tutti a piangere un campionato di nuovo zoppo, con una retrocessione già assegnata, e un danno di immagine tremendo anche e soprattutto perchè svela che ai piani alti del nostro basket non è mai arrivata l'immaginazione necessaria per ritenere possibile questo epilogo e dunque per neutralizzarlo con qualche colpo di genio. Nel disastro, bisogna dire che è il primo colpo di fortuna che capita alla Fortitudo in una stagione disgraziata: in un colpo solo, cancellata una sconfitta, classifica accorciata perchè chi aveva vinto con Roma si trova con niente in mano, e risalita adesso se non più facile meno impegnativa. Con la prima regola introdotta da Luca Dalmonte: conta più il nome davanti, quello della Fortitudo, di quello sulle spalle, quello dei giocatori. A dire che obbligare tutti a ragionare come una squadra, impresa che ha lasciato basito Sacchetti non perchè impossibile, ma perchè il buon Meo non pensava fosse necessario chiedere tanto, sarà appunto la prima mossa del nuovo coach.

Intanto a Monaco ...

Intanto a Monaco, in Eurocup, la Virtus ha cominciato la sua prima partita D.S.A., dopo siluramento annullato, sotto 25-10 nel primo quarto, sotto 40-22 alla fine del primo tempo, con un orrido o su 11 da tre. Poi ha vinto con un secondo tempo da 52-28, e in particolare con un ultimo quarto da 27-12 che dice tante cose sulla squadra e sul pilota. Nessuno sopra i 27 minuti, Weems, Teodosic e Gamble in doppia cifra, Abass in ripresa ( a dire il vero in coppa ha sempre pascolato bene ), nonostante la serata intera sia stata uno strazio da tre con un 4 su 19 compensato da un numero ben superiore di tiri da 2, con ben altra percentuale ( 23/34 ).

La normalità ritrovata

Dunque i tre giorni di mal di testa di Bologna, di qua e di là, vanno in archivio. Si torna a parlare di calendario, di scadenze, di prossimi impegni: sabato a Pesaro la Fortitudo non è all'ultima spiaggia, meglio evitare toni melodrammatici, anche se è evidente il clima da ri-partenza; domenica la Virtus gioca a Trieste.Con una certa lucidità, e non per distacco dalle vicende di casa nostra. vien da dire che la partita da segnalare è MIlano-Brindisi perchè mentre tutti spendevamo parole sulla squadra di Messina, che anche in coppa va meglio dell'anno scorso, il gruppo di Vitucci è cresciuto fino a meritarsi, già alla Segafredo Arena, il titolo di seconda forza. Domenica avrebbe dovuto esserci anche Cremona-Roma, il derby delle ultime iscritte. I giocatori liberi da Roma si divideranno tra un po'di squadre, invece quelli della Vanoli hanno fatto gruppo, sono passati pure per un Covid collettivo e adesso si godranno un turno di riposo. Sarebbe bello e giusto che la Lega Basket tutta si mettesse subito al lavoro per pensare anche alla nuova stagione evitando che si ripetano in futuro gli errori dell'ultima estate.  

 

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