I milioni di utenti che si erano connessi per visualizzare l’incontro Inter-Cagliari attraverso la piattaforma Dazn hanno dovuto sin dall’inizio fare i conti con problemi di streaming. In molti hanno considerato grave questo blackout all’ora di pranzo proprio quando giocava la capolista. Altri problemi si sono poi verificati con l’altra gara in programma, ossia Verona-Lazio.

Ad acuire il problema poi ci sarebbe l’assegnazione dei diritti Tv della Serie A per i prossimi tre anni proprio a Dazn: in tanti si chiedono fino a che punto potrebbe reggere la piattaforma, quando nel prossimo mese di agosto entrerà a pieno regime con tutte le gare in diretta, senza dimenticare le eventuali in contemporanea. 

La versione di Dazn sul blackout Inter-Cagliari e Verona-Lazio

Problemi con la app, difficoltà notevoli per gli utenti e tifosi delle squadre che, con un regolare abbonamento in tasca, hanno dovuto rinunciare alla domenica di relax per seguire le gesta dei propri beniamini.

In merito al flop dello streaming, Dazn ha puntato il dito contro un partner del gruppo Comcast, proprietario di Sky: si paventa un’ipotesi di boicottaggio, secondo la versione della neo assegnataria dei diritti audiovisivi della Serie A. 

Un po’ troppo forzata l’accusa, dal momento che, a quanto pare, il blackout di tre ore ha interessato tutta l’Europa, tra cui altri broadcaster di cui Comcast è fornitore, tra i quali Viaplay ed Eurosport.

Dazn ha annunciato  opportuni indennizzi a chi non ha potuto visualizzare le  gare in questione. Ma in calcio che ancora oggi non “vede” i tifosi allo stadio, con spalti vuoti e stadi sempre più desolati, potrebbero esserci problemi legati alla scarsa visibilità degli sponsor che alimentano le  finanze dei club in questione. Con conseguenze assolutamente disastrose.

La Repubblica tuona: “La Lega potrebbe rivedere l’assegnazione dei diritti a Dazn”

La redazione sportiva del quotidiano nazionale ha rivelato che la Lega, dopo l’ennesimo flop della piattaforma, potrebbe rivedere anche l’assegnazione dei diritti tv della Serie A: nell’accordo, si legge, ”l’unico obbligo previsto è quello di  adempiere alla distribuzione del prodotto con impegni minimi di trasmissione”.

Non è escluso, secondo la Repubblica, che la Lega possa chiedere la risoluzione del contratto. Ed è proprio su questo  punto che sorge il problema, perché penali automatiche, stile Sky, non sono state inserite e di conseguenza potrebbero sorgere schermaglie tra i presidenti ancora in blocco. 

D’altro canto Agnelli e la Juve erano a favore proprio di Dazn e del gruppetto che fino all’ultimo ha lottato per l’assegnazione dei diritti tv c’erano anche Inter, Lazio e Verona, tre delle quattro squadre “oscurate“ proprio ieri.

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