De Laurentiis: "Stanco di essere attaccato sul mercato. Rinuncia Zielinski? La verità"
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto a sorpresa prima della conferenza stampa di Walter Mazzarri.
Aurelio De Laurentiis, il presidente della SSC Napoli, ha tenuto una conferenza stampa a sorpresa a Castel Volturno, anticipando la gara di campionato contro il Verona. Con uno sguardo proiettato verso il futuro, De Laurentiis ha annunciato che il campionato del Napoli ripartirà a pieno regime dal 18 febbraio, quando la rosa sarà finalmente al completo.
Nel corso della conferenza, il presidente ha toccato diversi argomenti di attualità e strategie di mercato. Una delle rivelazioni più sorprendenti è stata la rinuncia a Zielinski e Dendoncker. De Laurentiis ha spiegato che, nonostante le qualità di Zielinski, è necessario fare scelte in vista della prossima stagione. Il presidente ha sottolineato l'importanza di saper investire e sperimentare, piuttosto che concentrarsi solo sulla vittoria ad ogni costo.
"L'Uefa stabilisce un numero di presenze, noi abbiamo fatto un certo numero di acquisti e mi dispiace aver rinunciato a Zielinski e Dendoncker, Zielinski lo conosciamo, sappiamo cosa può dare e non può dare mentre per l'altro centrocampista in funzione della prossima annualità devo capire chi prendere in maniera definitiva vista l'opzione. Il problema è saper scindere, l'investimento vero è la sperimentazione, non la vittoria ad ogni costo".
"Io credo che dal 18 febbraio, finalmente al completo, avremo opportunità per dire che ripartiremo in maniera corposa, senza scuse e disagi. Avremo una rosa per competere a qualunque livello. Ho letto che qualcuno aveva dubitato... che ci fosse una ripicca o un'azione vendicativa verso Zielinski, assolutamente no. E' una splendida persona, un bravissimo ragazzo ed un giocatore di livello, ma ripeto: le scelte sono state fatte viste che è in uscita. Dal 1 luglio non sarà più con noi e dovremo aprire una finestra sulle opportunità in entrata".
De Laurentiis e la rinuncia a Perez e Dragusin
De Laurentiis ha anche condiviso dettagli sulle trattative di mercato. Ha raccontato l'offerta fallita per Dragusin, il quale ha preferito approdare in Premier League. L'incontro con Gino Pozzo per Perez è stato al centro delle discussioni, con una proposta di 18 milioni cash all inclusive. Ma ala rivalutazione di Mazzarri su Ostigard ha portato il Napoli a utilizzare le risorse già disponibili. Inoltre, De Laurentiis ha difeso l'acquisto di Lindstrom, sottolineando la versatilità del giocatore e invitando i media a documentarsi sulla sua carriera.
Avevo offerto più di tutti per Dragusin, ma il giocatore ha preferito andare in Premier League. A questo punto ho incontrato Gino Pozzo per Perez all'Hotel Britannique, ho offerto 18 milioni cash all inclusive. Nel frattempo però Mazzarri aveva rivalutato Ostigard giocando a tre ed ho preferito utilizzare quelli che avevamo. Ho preso anche un centrocampista che ha giocato da difensore".
"Un'altra cosa che sento: avete comprato un trequartista quando serviva un esterno alternativo a Politano e Kvara. Il signor Lindstrom ha fatto 23 partite in nazionale e nel club come ala destra, punto. 19 partite come trequartista, ma sono più quelle da ala, poi centrocampista a destra 1 ed a sinistra 3. Documentatevi, ma mi sono stancato di sentirmi dire: chi ca**o hanno comprato? Se si deve collaborare tra media e club... noi stiamo dentro tutti i giorni, conosciamo tutto dei giocatori, carattere, stato fisico ecc".
Il presidente ha anche affrontato alcune critiche sulla strategia di mercato, difendendo le decisioni del club e invitando i giornalisti a collaborare con maggiore conoscenza dei giocatori. Ha annunciato la sua intenzione di non tenere più conferenze pre-partita, permettendo così all'allenatore Mazzarri di concentrarsi sulle decisioni di formazione senza ulteriori distrazioni.
Ogni tanto bisogna concentrarsi, questa conferenza era dovuta per Mazzarri, ma è mia intenzione, non come atto rivoluzionario, di non fare più conferenze pre-partita perché l'allenatore deve essere lasciato in pace. Lui ha già tante cose da decidere, poi non vi può dire mica come schiera la squadra...", ha sottolineato.
"Samardzic era un obiettivo? Ma sai quanti giocatori erano sul tavolo... ma oltre ai soldi c'è il problema che se compri devi vendere, non solo da parte nostra, ma anche gli altri devono sostituire. Poi c'è il problema degli extracomunitari e Malagò la pensa come me per abolire la legge Bossi-Fini, ma l'asso-calciatori vota a favore del consiglio federale e non si porta a casa il cambiamento",
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