Il 2023 si é chiuso in campo con le 20 squadre del massimo campionato italiano che hanno disputato la 18° e penultima giornata del girone d'andata. Diversi i pronostici che sono stati confermati come l'Inter e la Juventus senza impegni europei a contendersi il tricolore, così come altrettanti sono quelli che sono stati smentiti. Oltre al Napoli campione d'Italia in carica ma lontanissimo dal duo di testa con un gap rispettivamente di -17 e -15, in Serie A sono state Bologna e Lazio a stupire in maniera positiva e negativa per motivi differenti.

Bologna: vista sulla Champions  

Il Bologna ad un turno dalla fine del giro di boa si ritrova al quinto posto ed è in piena corsa per un posto in Champions League, dopo la debacle con l'Udinese con un bottino di 31 punti frutto di 8 vittorie, 7 pareggi e tre sole sconfitte che stupiscono per una squadra considerata comunemente di medio-bassa classifica. Escludendo le stagioni in cui sono arrivati i 7 scudetti di cui possono fregiarsi, per rivedere i felsinei così in alto in graduatoria bisogna tornare all'annata 1966/1967 quando allenati dall'argentino Luis Carniglia e trascinati in campo dai 10 gol di Ezio Pascutti e Giovanni Vastola, chiusero il campionato al terzo posto qualificandosi per la Coppa delle Fiere. Nella stessa competizione e in Coppa Italia era arrivata l'eliminazione ai quarti di finale.

Il principale artefice del momento magico attraversato dai rossoblu é il tecnico Thiago Motta. Arrivato nella scorsa stagione e subentrato in corsa alla settima giornata giornata dopo l'aggravarsi delle condizioni di Sinisa Mihajlovic, l'ex nazionale italiano é riuscito a migliorare l'exploit del suo precedessore che nell'annata 2018/2019 avevo chiuso in decima posizione, portandoli al nono posto con 54 punti in 38 partite e a soli otto punti dalla qualificazione in Conference League che é stata poi assegnata alla Fiorentina per la squalifica europea della Juventus. Riuscendo ad esaltare anche le prestazioni di Riccardo Orsolini, miglior marcatore con undici centri. 

Difesa ermetica con Beukema e Calafiori

15 reti incassate: quattro in più della Juventus seconda, quattro in più dell'Inter capolista e venti in meno del quartetto composto da Lazio, Milan, Napoli e Roma. Questi sono i numeri del decimo miglior reparto difensivo del campionato che ha un valore di 77 milioni, secondo una ricerca condotta da Transfermarkt e che vede nella giovane coppia di centrali composta da Sam Beukema e Riccardo Calafiori il suo punto di riferimento. Entrambi sono due intuizioni del direttore sportivo Marco Di Vaio e dell'esperto direttore tecnico Giovanni Sartori, arrivate durante il mercato estivo.

L'olandese classe 1998 é approdato in Emilia dall'AZ Alkmaar per 9 milioni di euro, insieme al compagno di squadra Jesper Karlsson. Lui però a differenza dello svedese che é prossimo al rientro dopo un infortunio ma che non ha convinto e potrebbe partire, é uno dei perni della retroguardia di Thiago Motta. Beukema ha collezionato 17 presenze stagionali partendo sempre da titolare, realizzando un assist e un gol in Coppa Italia. Ha vinto 20 contrasti difensivi, una media di 1.18 duelli a partita perdendone però 108. Importantissimo il suo contributo anche in fase di non possesso, col 71% di palloni recuperati nella propria metà campo.

Il suo gemello risponde al nome di Riccardo Calafiori. Prodotto del settore giovanile della Roma, é stato prelevato dagli svizzeri del Basilea per 4 milioni, dove aveva iniziato la sua seconda annata dopo le 23 presenze da titolare della scorsa stagione in Super League. Venti le convocazioni fatte registrare incluse le quattro a stagione inoltrata con la formazione elvetica, prima del suo trasferimento al Dall'Ara. La percentuale di recuperi difensivi é anche superiore a quella del compagno, attestandosi al 78% con 26 duelli vinti e 79 persi.

In attacco brilla Zirkzee

Ad agosto 2022 proveniente dalle giovanili del Bayern Monaco dove si era messo in luce tra Under 17 e Under 19, arriva un giovane attaccante olandese che risponde al nome di Joshua Zirkzee. L'impatto col campionato italiano per lui pagato 8 milioni, non é dei più positivi al suo primo anno con soli 2 gol e 2 assist in 21 convocazioni tra tutte le competizioni. Il classe 2001 non si è perso d'animo e in questa stagione sta dimostrando di essere l'arma in più del reparto avanzato felsineo: si esalta nel 4-2-3-1 dell'ex tecnico spezzino e dai suoi piedi infatti sono arrivate 7 reti e 2 assist in 17 gettoni di Serie A, più una marcatura con due passaggi vincenti nelle due sfide di Coppa Italia.

Il prezzo del suo cartellino che grazie alle prestazioni messe in mostra é salito a 30 milioni, potrebbe permettere al Bologna di salire in classifica tra le squadre con un valore della rosa pari o superiore ai 100 milioni di euro se dovesse confermarsi a questi livelli anche nella seconda metà di stagione. 

Lazio: Sarri punta sulla panchina per la risalita

Seconda miglior difesa del campionato nell'annata 2022/2023 con soli 30 gol subiti alle spalle del Napoli, grazie alle prestazioni della coppia di centrali composta da Romagnoli e Casale. Ma l'impenetrabilità del reparto arretrato biancoceleste é solo un ricordo in questa stagione e le cause vanno ricercate nelle loro scarse prestazioni, soprattutto dell'ex Verona che da risorsa fondamentale é passato ad essere la causa principale del problema. L'infortunio dell'ex Milan che lo sta tenendo fuori a lungo, paradossalmente si é rivelata essere la possibile soluzione perché ha costretto Sarri a ridisegnare le gerarchie traendone vantaggio.

I biancocelesti dopo 18 giornate sono lontani sei lunghezze dal quarto e ultimo posto utile per la Champions League, occupato dalla Fiorentina a quota 33 punti e ce ne sono quattro a separarli dall'ultimo piazzamento utile per entrare in Europa League, attualmente presidiato dal Bologna a quota 31. La risalita non pare impossibile ma é sicuramente impegnativa.

La soluzione ai problemi tattici e di rendimento Sarri sembra averla individuata con una buona dose di fortuna, nell'utilizzo dei panchinari in una situazione di emergenza come quella che sta vivendo la Lazio. Oltre ai redivivi Patric e Gila, anche Isaksen al posto di un evanescente Felipe Anderson e l'attaccante di scorta Castellanos si sono elevati a salvatori della patria nelle ultime gare.   

Patric-Gila, da panchinari a duo della provvidenza

Patric Gabarron amatissimo dai tifosi per la sua grinta in campo e Mario Gila arrivato nell'estate di un anno fa dalle giovanili del Real Madrid, sono stati i sostituti di Romagnoli e Casale sia nella scorsa che in questa stagione fino al momento dell'infortunio del primo. Poi all'improvviso come ogni sliding doors che si rispetti, é arrivato il loro momento per essere titolari a sorpresa. L'ex tecnico del Napoli é stato costretto a ricorrere al duo iberico per sopperire all'emergenza in difesa.

L'ex giocatore del Barcellona ha messo a referto 10 presenze in campionato segnando addirittura un gol, arrivato nella sfida col Frosinone giocata venerdì e che ha chiuso la contesa contro i ciociari. Con lui in campo dal primo minuto sono arrivate cinque vittorie nelle ultime otto gare giocate.

Stesso percorso effettuato dal compatriota ed ex Galacticos che ha visto aumentare notevolmente il suo minutaggio, giocando gli ultimi 6 incontri di Serie A insieme agli ultimi due di Champions League, tutti da titolare. Il bilancio complessivo parla di quattro vittorie, un pareggio e tre sconfitte. 

Kamada oggetto misterioso a centrocampo

Quando é approdato a Formello in estate dopo essersi svincolato dall'Eintracht Francoforte, si riponevano tante speranze in Daichi Kamada anche se lo aspettava il difficilissimo compito di non far rimpiangere un idolo della tifoseria come Sergej Milinkovic-Savic. Il giapponese preso per la sua duttilità in campo e per la sua esperienza internazionale, fin qui però ha deluso tutte le aspettative apparendo completamente spaesato e l'ombra di se stesso nel 4-3-3 usato dall'allenatore toscano.

In 18 incontri ha tentato 339 passaggi indovinandone 306 e fallendone 33, per una media rispettivamente di 17 e 1,83 a partita. Per quanto riguarda il mantenimento del possesso palla ha perso 63 contrasti di cui 23 solo a centrocampo, con una media dell'1,28.

Cercasi gol in attacco

La bocciatura di Felipe Anderson da parte di Sarri confermata dalla sostituzione avvenuta ad inizio secondo tempo col Frosinone, certifica per l'ennesima volta i problemi riscontrati dalla Lazio nell'andare in rete in questa stagione. Nonostante la velocità nel far circolare la palla e la mole di gioco creata, diventa difficile fare arrivare palloni utili agli uomini del reparto avanzato: il brasiliano e Zaccagni come esterni, Ciro Immobile come unica punta di ruolo.

Con gli infortuni di Luis Alberto e dell'attaccante torrese é venuto meno il potenziale offensivo della formazione capitolina, che non stava comunque brillando nell'annata in corso. Solo 4 gol in 16 partite per il re dell'attacco e ancora meno per il carioca e l'ex Verona, fermi rispettivamente ad una e tre marcature in 18 e 16 match disputati nella seconda parte del 2023.  

 In soccorso sono arrivate le prestazioni convincenti di due giovani dalla panchina come Isaksen e Castellanos. Entrambi sono i volti nuovi della Lazio, frutto degli acquisti nella sessione estiva di mercato e hanno ribaltato la partita di venerdì contro i ciociari ottenendo tre punti pesantissimi all'Olimpico, per tenere vive le speranze di giocare una competizione europea nell'annata che verrà. 

Il danese ha disputato 13 incontri, riuscendo ad essere titolare solo col Celtic in Champions League e ha messo a referto una rete e un assist. La sua capacità di entrare in area di rigore e servire i compagni oltre che tirare, é dimostrata dai 93 passaggi tentati con una media di quasi 6 a partita.

Valentin “TatyCastellanos ha disputato la stessa quantità di gara del compagno di reparto Ciro Immobile. Quello che al momento però fa pendere la bilancia in favore dell'attaccante argentino, sono i 3 assist e la grinta dimostrata in campo oltre ai 2 gol fatti registrare, che sono la metà di quelli realizzati dal quattro volte vincitore della classifica cannonieri e della scarpa d'oro. 

Serie A, Bologna e Lazio le squadre top e flop

Manuel Lazzari
Proteste di Lazzari

Per concludere e tirare le somme dopo l'ultimo turno, in base alle considerazioni fatte emerge questa realtà. In Serie A il Bologna é la squadra top e la Lazio, ha rappresentato quella flop del 2023. Forse il Napoli da scudettata in carica ha fatto più rumore perché dispone di mezzi e qualità tecniche maggiori, ma non vedere i capitolini nemmeno tra le prime cinque al giro di boa ha avuto il suo peso nella valutazione finale.

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