Secondo quanto riportato da il quotidiano La Verità, l’ex capitano della Roma, Francesco Totti, sarebbe finito nel mirino dell’Antiriciclaggio per dei bonifici sospetti e che coinvolgerebbero Totti nella vicenda del calcio scommesse. Stando a quanto riportato da La Verità, Totti avrebbe effettuato un prestito infruttifero da 80mila euro a una pensionata di Anzio, il cui conto sarebbe cointestato con la figlia, una dipendente della società Sport e Salute che, a sua volta, avrebbe girato la cifra sul conto condiviso con il marito. Il marito della signora è un dipendente del ministero dell’Interno considerato in stretti rapporti con Totti, il quale avrebbe poi girato di nuovo la cifra su un proprio conto alimentato ”da bonifici domestici rivenienti da società operanti nel settore delle scommesse online”.

Per quanto riguarda il 2020, ci sarebbero cinque assegni bancari e un bonifico di Totti intestati alla Société financière et d’encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo per 1,305 milioni di euro. Tutto ciò per finanziare i giorni trascorsi al casinò da parte dell’ex capitano della Roma. Successivamente, uno da 300mila euro ”a favore della società United London services limited, collegata con il casinò di Londra” e un altro da 200mila ”a favore della società Belco, apparentemente collegata con il casinò di Las Vegas”.

LA SMENTITA DA PARTE DELL’AMICO DI TOTTI - Intervistato da La Verità, un amico della leggenda della Roma, ha chiarito la vicenda relativa agli 80.000€: “Io sono un amico di Francesco da quindici anni. Visto che io e mia moglie abbiamo avuto dei problemi, non mi vergogno a dirlo, gli abbiamo chiesto un prestito di 160.000 euro. E ce l’ha concesso. Lo ha fatto con me, e non solo con me. È successo pure ai cugini, ad altri familiari”

 

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