Questo pomeriggio l'ex difensore di Juventus e Torino Pasquale Bruno è intervenuto sulle frequenze di Virgin Radio, ospite di Ringo nel programma “Revolver”, per discutere di vari argomenti: sul litigio, che tanto ha fatto discutere questi giorni, tra Ibrahimovic e Lukaku dove ha preso le difese dell'attaccante rossonero, sul rigore dato a Barella nel derby di Coppa Italia, a suo dire inesistente, sui troppi simulatori del campionato italiano (in particolare nella Juventus) e infine una critica anche al portoghese Cristiano Ronaldo. Insomma un Pasquale Bruno scatenato, dove ha mantenuto la stessa grinta che aveva quando giocava.

Pasquale Bruno, le sue parole

IBRA-LUKAKU: "Tutta la vita Ibra, tutta la vita! Tutti questi falsi moralisti che stanno scrivendo ‘scene poco edificanti nella Scala del calcio’ prima di tutto non hanno mai fatto sport, e poi iniziassero a fare la guerra ai cascatori, ai simulatori".

RIGORE BARELLA: "Il calcio italiano sta diventando una marchetta, sta diventando insopportabile. Anche grandi giocatori stanno diventando allucinanti. Ma tu come fai a dare un rigore all’Inter su Barella che è un grande giocatore, però ha questo vizio di buttarsi sempre per terra?"

SIMULATORI: " La Juve ne ha tre o quattro vergognosi che appena li tocchi si buttano, Castrovilli della Fiorentina è un altro. Iniziassero a fare la guerra a questi perché uno che paga l’abbonamento, guarda le partite e ogni due secondi sono per terra. Sono tutti un metro e 90 per 90 kg, pieni di proteine, aminoacidi, vitamine, appena li tocchi cadono per terra. Capisco anche perché in Premier League, che secondo me è il campionato più bello del mondo, non c’è più neanche un italiano. Io ho amici inglesi che non guardano il calcio italiano per questo motivo, perché ogni due secondi c’è un fischio dell’arbitro".

CRISTIANO RONALDO: "Anche i giornalisti che fanno sempre questa morale, questo fair play. Ma cos’è questo fair play? E’ tutto finto ormai, a iniziare dal giocatore più forte del mondo. Ma è una cosa seria secondo te? Uno che sta da tre anni in Italia, io pago la televisione e poi devo vedere l’interprete che mi deve tradurre. E’ una mancanza totale di rispetto per noi italiani".

 

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