Salernitana, Sabatini su Inzaghi: "Mi scuso, non l'ho aiutato". Liverani: "Ci sono qualità..."
La conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore della Salernitana: parlano Liverani e Sabatini
La Salernitana ha scelto il suo nuovo allenatore: Fabio Liverani dirigerà la squadra granata fino al termine della stagione nel tentativo insperato di salvarsi ancora una volta. Dopo due salvezze di fila quest'anno sembra che la Salernitana possa tornare in Serie B, ma non è detta l'ultima parola. Liverani è stato presentato con un conferenza in cui al suo fianco ha preso parte anche il ds Sabatini.
Le scuse di Sabatini ad Inzaghi e la percentuale salvezza
Walter Sabatini ha dato inizio alla conferenza stampa di presentazione per Liverani così:
"Mi scuso con Inzaghi perché non l'ho aiutato abbastanza. Il mercato di gennaio l'ho portato avanti a rilento per una serie di contraddizioni ed episodi sfavorevoli che mi hanno condizionato. A inizio gennaio dovevo portare dei giocatori, ma non ci sono riuscito e così non ho aiutato un allenatore in difficoltà. Mi scuso con lui dal punto di vista umano e professionale. Conosco Liverani, la sua palestra di vita è stata la strada e lì si impara più che in un campo di calcio. Lo conosco calcisticamente, lui ha le attitudini giuste. Noi non abbiamo abdicato, so dentro di me che ci salveremo. Il ko con l'Empoli è stata una mazzata quasi definitiva, ma non me ne frega niente. Ho un allenatore nuovo pieno di idee e motivazioni. Dopo la sconfitta con l'Empoli, la percentuale salvezza è 3,5%".
Le parole di Liverani da nuovo allenatore della Salernitana: “Dobbiamo riportare l'entusiasmo…”
Successivamente si è dato spazio a Liverani che ha detto:
"Ho visto la squadra, è evidente che abbia subito dei cambiamenti dopo il mercato. Non c'è tanto tempo, c'è la volontà di creare qualcosa partita dopo partita, senza darci tabelle o creare tabelle. Dobbiamo pensare a giocare e diventare una squadra con valori collettivi importanti. Ci sono le qualità dei singoli, ho accettato perché credo che possiamo avvicinarci alle squadre che sono sopra di noi". Ha poi continuato: "Un paio di anni fa è stato fatto un miracolo sportivo, lo stadio e i tifosi sono stati un valore aggiunto. Chiedere oggi qualcosa alla gente di Salerno non è facile, dobbiamo dare noi qualcosa. Atteggiamento, fame e determinazione, con attenzione e orgoglio. Dobbiamo riportare l'entusiasmo a una piazza a cui basta poco per accendersi".
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