Scritte e insulti contro Thiago Motta a Casteldebole: "Falso ipocrita, sei un uomo di m****"
Frasi offensive sui muri del sottopassaggio che porta al centro tecnico di Casteldebole. La rabbia per la scelta di Thiago Motta di passare alla Juventus
Sono giorni di grande nervosismo a Bologna dopo l'addio anticipato di Thiago Motta e il terzo posto sfumato. Una parte della tifoseria si appella alla scarsa gratitudine del tecnico italo-brasiliano verso la piazza, una mancanza di rispetto che si sarebbe manifestata con l'annuncio dell'addio al Bologna quando la posta in palio era ancora altissima. Sui muri del sottopassaggio che porta al centro tecnico di Casteldebole sono apparse scritte ingiuriose e insulti rivolti all'ormai ex allenatore rossoblù, criticato per la scelta di andare alla Juventus.
Scritte offensive a Thiago Motta, la rabbia dei tifosi
“La tua gratitudine l'hai dimostrata chiudendoti 6 ore in una stanza d'albergo con Giuntoli…falso ipocrita, uomo di m****”. Il messaggio di chi ha imbrattato le pareti del sottopassaggio non lascia spazio a interpretazioni. Secondo una parte della tifoseria, l'uomo dei record ha vanificato uno splendido lavoro culminato con la conquista della qualificazione in Champions League con un matrimonio che “non s'ha da fare”: quello con la Juventus del sempre più centrale Cristiano Giuntoli. Infatti, sarebbe stato proprio il dirigente bianconero il primo promotore del nome di Motta in società, sin da inizio febbraio. “Gratitudine e riconoscenza non si comprano e non si vendono” rincarano la dose i vandali. Una gratitudine che il gruppo squadra - capitanato da Lorenzo De Silvestri - ha invece espresso in maniera unanime al tecnico italo-brasiliano nel giorno dell'addio a Genova.
Un finale poco degno
La povertà di gioco messa in campo nell'ultima di campionato e - soprattutto - il tracollo dopo un'ora di dominio proprio contro la Juventus sono state le due mine vaganti che hanno contribuito ad accrescere la tensione. Il Bologna aveva il terzo posto concretamente alla propria portata e, a prescindere dalla qualificazione in Champions e dai 7-8 milioni persi, in città c'è delusione per non essere riusciti a mettersi alle spalle la Juventus, proprio quando il lavoro sembrava compiuto. Gli insulti comparsi sui muri danno prova che l'ambiente è nervoso, resta da capire se la società prenderà una posizione nei prossimi giorni per cercare di stemperare i toni. In attesa della delicata scelta del successore di Thiago Motta.
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