Lunapark al Rigamonti. Il Bologna ribalta il Brescia nella ripresa: da 3-1 a 4-3
Il riassunto del match tra Brescia e Bologna. Sentenza Donnarumma nel 3-1 biancoazzurro del primo tempo. Ripresa da paura dei rossoblu, che vincono 4-3Dopo la sosta-Nazionali, il campionato di A torna ad essere protagonista nel secondo weekend di settembre. Allo Stadio Mario Rigamonti si affrontano il Brescia di Eugenio Corini, a quota 3 punti in classifica, e il Bologna di Sinisa Mihajlovic - quest’oggi lontano dal campo per la ripresa delle cure alla malattia - che, alla luce delle quattro lunghezze totalizzate sinora, è chiamato a dare continuità a quanto di buono fatto apprezzare nel secondo match stagionale vinto al Dall’Ara contro la Spal. Davanti al 4-3-3 disegnato da Corini, i rossoblu si dispongono in campo con il consueto abito del 4-2-3-1 formato da Tomiyasu, Bani, Denswil e Dijks a protezione di Skorupski, Medel e Dzemaili in mediana, Orsolini, Soriano e Sansone alle spalle di Rodrigo Palacio. L’arbitro Rocchi dà il via al match. Il Bologna impone il dominio del gioco nei primi minuti della gara arrivando alla conclusione con Dzemaili al 5’; il destro rasoterra dello svizzero dalla distanza sul primo palo non può impensierire, però, l’attento Joronen. All’8’, la verticalizzazione di Orsolini per Palacio potrebbe portare ad una nitida occasione da gol se solo l’assist di testa dell’argentino per Soriano non venisse sprecato nel cuore dell’area di rigore biancoazzurra dal numero 21 rossoblu. Nonostante il possesso palla ospite, a passare, al 9’, è il Brescia, che sfrutta la corsia di sinistra con Romulo per rendersi pericoloso per la prima volta dell’incontro: il cross dell’ex-Lazio si rivela un assist al bacio per Donnarumma, il quale, di testa sfrutta la mancata marcatura di Denswil per insaccare la sfera oltre la linea di porta avversaria, come certifica l’orologio di Rocchi. Al 12’, Bani deve stendere da dietro Tonali per stroncare sul nascere una pericolosa ripartenza dei padroni di casa: per l’arbitro non ci sono dubbi, è giallo. Il Bologna naviga nel vuoto tra l’allungamento delle linee dei reparti e un pressing tanto isolato quanto innocuo per il team di Corini. Il Brescia, dall’altra parte, alza il proprio baricentro e al 19’ trova il raddoppio ancora con Donnarumma, spietato nel pennellare di destro una parabola a giro sulla quale Skorupski non può nulla. Grave è l’errore della retroguardia felsinea, che lascia nuovamente sguarnita la corsia di sinistra dopo una punizione inoffensiva di Tonali; Mateju raccoglie la sfera e sceglie il compagno col numero 9 sulla maglia, che porta a tre le proprie realizzazioni stagionali in A.
Il Bologna rischia il tracollo e tra il 21’ e il 22’ deve ringraziare Skorupski e l’imprecisa mira di Bisoli per rimanere ancora in partita. Di mezzo, è da annotare l’ammonizione decisa da Rocchi per Dessena dopo un fallo in ritardo commesso ai danni di Orsolini. Nel calcio, tuttavia, può cambiare tutto in pochi minuti e a darne prova è, al 36’, la punizione calciata perfettamente da Sansone per la testa di Bani, il più lesto a prendere il tempo alla difesa rivale e ad incornare di testa alle spalle Joronen, reo di un’uscita tanto avventata quanto a vuoto. L’1-2 dei rossoblu non scalfisce più di tanto l’andamento di un primo tempo da dimenticare per i ragazzi di Sinisa Mihajlovic, che al 42’ si fanno sorprendere per la terza volta sull’angolo battuto forte e teso da Tonali: ad arrivare per primo sulla traiettoria è Cistana, che trasforma il cross in una conclusione di testa che Skorupski può solo osservare insaccarsi prepotentemente in rete per il 3-1 bresciano. Al 46’ il destro al volo dal limite di Sansone non trova la fortuna desiderata, mentre due minuti più tardi, dall’altra parte, Denswil finisce sul tabellino dei cattivi di Rocchi per un pestone applicato sul piede d’appoggio di Donnarumma. Il destro di Tonali ben letto da Skorupski è l’ultimo squillo di un primo tempo da dimenticare per il Bologna, da incorniciare, invece, per il Brescia.Nell’intervallo, Santander viene chiamato a sostituire Dzemaili e dare ulteriore peso, nella ripresa, all’attacco rossoblu. Al 47’, Tomiyasu manca clamorosamente il gol del 3-2 nel cuore dell’area di rigore bresciana, spedendo fuori di testa la sfera messa al centro dalla sinistra da Sansone. Un minuto dopo, dall’altra parte, Dessena incrocia la traiettoria della corsa con Orsolini e si lascia cadere inspiegabilmente nell’area bolognese: la chiara simulazione viene punita dal direttore di gara con il secondo giallo e conseguente rosso. Al 50’, Santander riporterebbe il Bologna a un gol di distanza dal Brescia se Chancellor non anticipasse all’ultimo il gigante paraguaiano. Tre minuti dopo, Poli prende il posto di Bani. Il team di Mihajlovic al 56’ realizza il meritato 3-2 con Palacio, che sfrutta il cross basso di Orsolini e la sfortunata deviazione di Chancellor per riportare in vita i suoi. Passano soli tre giri d’orologio per apprezzare il 3-3 rossoblu: al 60’, l’angolo di Orsolini è deviato da Palacio sui guantoni di Joronen, la cui ribattuta viene trasformata in rete proprio dal neo entrato Poli, per il boato liberatorio dei supporter emiliani. Corini è costretto a porre rimedio all’inferiorità numerica e al momentaccio dei suoi: fuori Donnarumma, dentro Zmrhal. I ragazzi di Mihajlovic continuano a fare la partita, arrivando facilmente da tutte le direzioni nei pressi della porta difesa da Joronen. Santander e Palacio si fanno apprezzare per due occasioni fallite clamorosamente da posizioni invitantissime tra il 66’ e il 70’. Il numero 9 felsineo, inoltre, subentra inutilmente tra gli ammoniti dell’incontro assieme al compagno di squadra Soriano. Al 79’, Tonali viene richiamato in panchina da Corini tra gli applausi del Rigamonti: a sostituirlo è il numero 7 Spalek. Il risultato non cambia, anzi si trasforma in disfatta per il Brescia. All’80’, infatti, Riccardo Orsolini completa la rimonta del Bologna con un sinistro al volo sul morbido cross al bacio di Palacio: è 4-3 per gli emiliani! All’83’, il fallo da dietro di Medel su Aye viene punito con l’ennesimo giallo da parte di Rocchi. Una manciata di secondi più tardi, Corini tenta il tutto per tutto spedendo in campo Alessandro Matri al posto di Romulo. Al 90’, De Leo decide di regalare l’applauso dei tifosi emiliani a Palacio, che lascia il posto al talento Skov Olsen. Il palo colpito poco dopo, a botta sicura, da Sansone sul cross di Santander e l’ammonizione ingiusta per lo stesso Skov Olsen dopo un contatto con il difensore rivale nell’atra di rigore biancoazzurra sono l’ultimo sussulto di una gara pazzesca, che regala 3 punti pesantissimi al Bologna di Mihajlovic e l’amaro in bocca del tracollo al Brescia di Corini.
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